Il ritorno in campo del Foggia, dopo 3 settimane di stop causa Covid, è battezzato con una sconfitta fuori casa al “Renzo Barbera” contro il Palermo.
Tutto sommato gli uomini di mister Marchionni (e Cau) non hanno sofferto molto i problemi fisici che ci si poteva aspettare da una squadra che non tocca il campo da 21 giorni.
Anzi il Foggia ha rischiato in più di un’occasione di ritrovarsi in vantaggio contro la squadra allenata da mister Filippi, ma un grande Pelagotti nega ai rossoneri la gioia del ritorno al gol.
Con questa sconfitta si assottiglia ora la distanza tra le due squadre, con i rosanero ora ad appena 1 punto dal Foggia, che comunque mantiene il suo 7° posto.
Andiamo quindi a vedere i Top & Flop di questo recupero della 33° giornata di campionato.
Top
Alessio Curcio: era già prima della sosta forzata per Covid, che al Foggia mancava il suo numero 10. I problemi alla schiena sembrano un lontano ricordo per il capocannoniere della squadra, che adesso vuole tornare leader dell’attacco rossonero. Per due volte infatti il fantasista ex Catania ha costretto Pelagotti agli straordinari, pur di evitare un passivo di due gol alla sua squadra.
Nicola Valente: è lui il match winner del pomeriggio. Dopo una prova opaca da parte di tutto l’attacco rosanero, orfano di Lorenzo Lucca, arriva come un lampo il gol vittoria dei padroni di casa. Il merito del gol però va diviso con l’ex Roberto Floriano, che con le sue giocate ha liberato al tiro l’ex Carrarese, che infila Ermanno Fumagalli completamente indisturbato.
Flop
Sedrick Kalombo: fino a prima del gol, tutto sommato una prova sufficiente del numero 19, che in qualche occasione si è presentato in area rosanero con alcune percussioni. Purtroppo però in occasione dell’1 – 0, l’ex Rieti si dimentica in area di Valente, che trova facilmente lo specchio della porta e il gol che vale i 3 punti. Da rivedere quindi in fase difensiva.
Giochi di luce: se avete seguito la diretta su Raisport, avete visto un campo diviso tra una metà in ombra e l’altra completamente al sole. Questo ha creato non pochi problemi ai tecnici Rai, che dovevano regolare la luminosità delle telecamere per non accecare gli spettatori. La luce ha inoltre creato qualche problema al commento tecnico di Christian Manfredini, che per quasi tutta la partita ha confuso Floriano con Gavazzi.
Marco Gabriele Scopece