Superata la vittoria in casa contro il Monopoli, il Foggia ha messo in ghiaccio il piazzamento play-off ed ha affrontato poco più di 24 ore fa, allo Stadio Romeo Menti, la Juve Stabia di mister Pasquale Padalino.
Come da pronostico, non è stato facile affrontare le pungenti vespe campane, anche se, Padalino&Co. erano reduci dalla sconfitta di Catanzaro per 1-0. La squadra di Castellammare, infatti, ha conseguito ben 5 risultati utili consecutivi, i punti sono arrivati sfidando: Palermo, Turris, Viterbese , Paganese e Potenza, piazzandosi al 5 posto in classifica prima del tonfo in terra calabrese. Lo stesso Marchionni ha sottolineato nei giorni precedenti, la difficoltà che il suo gruppo, in emergenza di uomini, avrebbe incontrato nell’insidiosa trasferta.
Il Foggia si presenta alla gara con molteplici defezioni: Anelli out per infortunio -ne avrà ancora per molto- e Dell’Agnello non al top. Da non dimenticare le importanti assenze di Vitale, Salvi, Morrone e Del Prete. Alla lunga lista degli assenti si è aggiunto anche il portierone rossonero Ermanno Fumagalli. L’assenza di Fumagalli ha fatto venire i brividi all’intera tifoseria, all’improvviso sembrano materializzarsi gli spettri del match con l’Avellino, perso per 4-0.
Quello che era un presagio diventa realtà e la partita mette subito in evidenza i problemi dei satanelli quando al 13′ il bomber stabiese Marotta colpisce la traversa interna.
Il Foggia va sotto al quarto d’ora e la sensazione che i pugliesi possano raggiungere il risultato di parità deriva anche dal fatto che nel primo tempo hanno espresso un gioco abbastanza vivace, quasi alla pari con quello della squadra campana. Nei primi 45′ gli spettatori non provano la noia che hanno provato nell’intera gara contro il Monopoli .
Purtroppo nel secondo tempo riemergono le lacune della difesa e dell’estremo portiere Di Stasio. Il giovane portiere mostra incerta e catapulta la tifoseria rossonera in uno dei più classifica film targati Dario Argento, suscitando un clima da “profondo rosso”. Al 52′ arriva il 2-0 di Marotta . La gara viene chiusa al minuto 64 quando arriva il terzo goal sempre ad opera di bomber Marotta. Il bomber campano sale a quota 12 goal -raggiungendo Alessio Curcio- e si conferma tra i migliori del girone.
Quel che emerge al triplice fischio è senza dubbio l’importanza di un portiere come Fumagalli in una squadra come quella del Foggia, oltre alla carenza di un secondo portiere di esperienza. Era difficile conseguire un risultato positivo sia per l’assenza di giocatori importanti e sia per la presenza di giocatori fuori ruolo (vedi Di Jenno, spesso costretto a fare gli straordinari).
Tuttavia non bisogna mai dimenticare: a noi bastava la salvezza, tutto ciò che è venuto in susseguirsi è un gran traguardo inaspettato…
Angelo Carboni