Il finale per l’Allianz è beffardo, ma non tutte le storie hanno il lieto fine
Non tutte le storie hanno il lieto fine. Ci sono epiloghi che lasciano l’amaro in bocca, la tristezza, la delusione, il rimpianto, la frustrazione, la rabbia. Ieri sera e ancor di più oggi siamo tutti delusi e forse ancora increduli ma tant’è. Ora non è il momento delle sentenze, delle colpe, delle scuse, dei perché, dei se e dei ma. Dopo la sconfitta ad opera della Stella Azzurra per 68 – 74 non si può far altro che complimentarsi con l’avversario e riconoscergli i meriti. La squadra di coach Germano D’Arcangeli ha guadagnato l’obiettivo salvezza non solo perché ha ribaltato completamente la serie quando ormai l’inerzia era dalla parte dei sanseveresi, ma anche perché è stata ampiamente ripagata la fiducia data a ragazzini, dopo un anno di sconfitte.
L’Allianz Pazienza, invece, dopo aver vinto le prime due gare playout, si è sciolta partita dopo partita seppur lottando con onore, ma non è bastato. Con più lucidità, si faranno le giuste valutazioni che al momento, sicuramente per tante ragioni, non si è in grado di fare. Nella pallacanestro, nello sport e nella vita è giusto assumersi le responsabilità, riconoscere le difficoltà e farne un’opportunità di crescita. A perdere non è solo la società, la squadra, la dirigenza o i tifosi. Oggi tutto il territorio è un po’ più povero e forse non se ne rende conto. Il gruppo di dirigenti, soci e amici però non molla. In queste ore, insieme alle critiche, sono arrivati tanti inviti ad andare avanti e non fermarsi. La società risponde presente e ripartirà unita e compatta. Nelle prossime riunioni si valuteranno i possibili scenari del prossimo campionato, tenuto conto degli errori fatti, ma a partire da quanto di buono costruito in questi sette anni.
Come sempre, nella gioia e nel dolore, forza Neri.
Ciro Mancino
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo