Mourinho, Sacchi, Heynckes, Zeman: grandi ritorni o “minestre riscaldate”?

Mourinho, Sacchi, Heynckes, Zeman: grandi ritorni o “minestre riscaldate”?

Il calcio è uno sport straordinario. Dietro “ventidue uomini che corrono dietro un pallone” si intrecciano emozioni, divertimento, ricordi, lacrime, gioia. È lo sport che unisce nazioni, popoli, ideologie differenti, che raduna migliaia di tifosi in piazza con bandiere e striscioni.

La passione si trasmette di padre in figlio e, sin da bambini, si coltiva l’amore per due colori, quelli della propria squadra del cuore. In ogni club si alternano allenatori, dirigenti, calciatori, ma in pochi rimangono indelebili nella memoria dei tifosi. Chi viene ricordato è solo colui che scrive la storia. L’esempio maggiormente emblematico nella nostra città è proprio quello di Zdenek Zeman, idolo assoluto della piazza foggiana. La sua esperienza sulla panchina rossonera è una serie tv con più episodi: la stagione 2021/2022 sarà il quarto di una lunga storia d’amore.

Non solo il boemo, gli annali raccontano di molti tecnici che hanno fatto ritorno in una squadra nella quale avevano trionfato precedentemente, perché come canta Eros Ramazzotti “certi amori regalano un’emozione per sempre, momenti che restano così impressi nella mente”. Talvolta i ritorni di fiamma sono coincisi con altrettante vittorie, in altri casi, invece, si sono dimostrati, come usava definirle l’Avvocato Gianni Agnelli, delle «minestre riscaldate». Scopriamo alcuni dei più celebri ritorni in panchina.