Sei lì intenta a guardare la partita, concentrata sulle azioni di gioco quando una vocina di chi per la prima volta vede con interesse una competizione in cui gioca l’Italia ti chiede: “Ma il nostro portiere è alto quanto la porta? E perché ha quel nome così strano da topo?” Così ti viene la curiosità, appena puoi vai in rete a controllare e scopri che tra due pali alti 2,44 metri, a reggere una traversa lunga 7 metri e 32 centimetri, primeggia un omone che è proprio “tanto”: 1 e 96 di altezza per 90 chili di peso. Lui è Gianluigi Donnarumma da Castellammare di Stabia, ex portiere del Milan di appena 22 anni.
Vorresti rispondere con più dovizia di particolari a chi continua a porti mille domande: “Perché si chiama Gigio? In che squadra gioca? Quanti anni ha?” Invece ti rendi conto che di lui hai sempre e solo sentito parlare a fasi alterne tutte le volte in cui il suo contratto andava in scadenza e bisognava “ritoccarne” i termini.
In rete leggi che è ancora svincolato e pensi per un istante, davvero un solo istante, che il Paris Saint-Germain non l’abbia più ingaggiato, che il Milan ci abbia ripensato e che alla fine un accordo l’abbia poi trovato.
Macché, tutto un’illusione… Continui a leggere e scopri che in realtà si sta solo aspettando la fine degli europei per l’annuncio ufficiale e che a chiederlo sia stato proprio il portierone della nazionale.
Partito tra mille polemiche, additato come avido con forte attaccamento al vile danaro, Gianluigi, detto Gigio, quasi a voler ricordare che si tratta ancora di un ragazzino, ha messo a tacere i malumori dimostrando sul campo il suo indiscutibile valore. E lo sta facendo nel solo modo che lui conosce, cioè parando persino il rigore.
Dal prossimo anno, e per tre anni di fila – pare -, Donnarumma andrà a deliziare i francesi anziché gli italiani. Lo vedremo poco se non nelle competizioni ufficiali e quasi certamente lo rimpiangeremo perché forse qualcosa in più si poteva fare per convincerlo a restare, se non nel Milan almeno in Italia doveva soggiornare.
La vocina di prima continua a parlare e ti chiede: “Ma non c’è stato un altro Gigio in Francia a parare?” Certo, prima di lui un altro Gigio ci è andato per davvero ma senza la “o” mi pare di ricordare. Si tratta di un altro portiere della nazionale che nella città della Senna e della Tour Eiffel è durato un solo anno per poi subito rientrare.
E chissà che ora la storia non si ripeta e che Donnarumma cominci ad essere omone non solo in campo ma anche fuori e inizi a fare le sue scelte con la testa e con il cuore.
Maria Assunta Scelsi