Mino Raiola, Roy e la corsa in diagonale di Zeman
Mino Raiola, all’anagrafe Carmine Raiola, nasce a Nocera Inferiore il 5 novembre 1967. Oggi Mino è uno degli uomini più influenti nell’indirizzare l’economia calcistica. Procuratore sportivo di professione, Raiola vanta una “parco” giocatori di tutto rispetto. Da Ibra a Pogba, senza dimenticare Insigne e Haaland.
La storia di Mino Raiola inizia in Olanda quando alla fine degli anni ’80 inizia a lavorare presso il ristorante Haarlem, aperto pochi mesi prima della sua nascita da suo zio Gerardo Cannavacciuolo. E’ dal “Ristorante Napoli” che parte l’avventura dell’agente Fifa. Presso il ristorante che vede crescere un giovane ragazzo italiano, si tengono riunioni dell’HFC Haarlem, club locale. Società e staff fissano appuntamenti da Mino per mangiar pizza e gustare piatti tipici italiani. Qualcosa per Mino Raiola cambia nel 1992, – come racconta la testata online goal.com – quando viene autorizzato il trasferimento di Bryan Roy dall’Ajax al Foggia. Jensen, noto procuratore sportivo olandese, per intavolare la trattativa con il club pugliese si affida proprio a Raiola. Mino nel ’92 ha 25 anni e parla inglese, tedesco, francese, spagnolo e portoghese, oltre a olandese e italiano. Le lingue rappresentano un ottimo biglietto da visita per l’agenzia di Jansen. “Durante le trattative all’aeroporto di Schiphol, Mino si è occupato di tutte le traduzioni – ha raccontato Bryan Roy -. Durante i miei primi tre mesi a Foggia, è stato sempre con me e mi ha aiutato ad ambientarmi. In quel periodo siamo diventati buoni amici”, dichiara a goal.com l’ex attaccante di Zemanlandia.
Fu così che Raiola decise di abbandonare l’HFC Haarlem per trasferirsi in Italia alla ricerca di un ruolo chiave nel calciomercato europeo. Alla fine ci riuscì. Grande motivatore e attento talent scout, Roy lo racconta così: “Durante le partite, Mino si è sempre seduto accanto a Zeman in panchina per tradurre le sue istruzioni tattiche per me. All’Ajax dovevo fare corse verticali come ala sinistra ed è stata la chiave tattica con cui abbiamo vinto la Coppa Uefa. Ma Zeman voleva davvero che corressi in diagonale. All’inizio correvo ancora come ero abituato all’Ajax e raramente prendevo la palla. Ad un certo punto durante una partita Mino ha urlato: ‘Per favore, per favore, per favore corri in diagonale una volta! Una volta! Per me!’. Poi ho fatto una corsa in diagonale, ho preso la palla e l’ho colpita subito. Mino è impazzito completamente a bordo campo: saltava e applaudiva”, dichiara l’olandese.
Una storia curiosa quella del più noto procuratore sportivo del momento. Foggia trampolino di lancio non solo per allenatori e calciatori ma anche per procuratori, come Mino Raiola…
Daniel Miulli