Masterclass dell’Allianz Pazienza alla Luiss! Lezione a Roma e ritorno al successo per i Neri

Masterclass dell’Allianz Pazienza alla Luiss! Lezione a Roma e ritorno al successo per i Neri

La lezione arriva da San Severo e il ‘corpo docente’ è l’intera Cestistica. Altro che suggestione o fantasia: questa Allianz Pazienza San Severo sa come riprendersi! E ce ne rendiamo conto, dopo il referto rosa, conquistato questa volta contro un avversario di assoluto valore. Al “Falcone e Borsellino” il finale recita: San Severo – Luiss Roma: 88-75. Un verdetto che parla da sé. Roma arrivava in Puglia con un bottino pesante: 28 punti in classifica, 14 vittorie e solo 3 sconfitte (con quella odierna, 4). Un roster costruito con logica e solidità, forse meno chiacchierato rispetto ad altre pretendenti al salto di categoria, ma chiaramente destinato a frequentare le zone nobili della graduatoria. Una delle squadre più in forma dell’intera Serie B, almeno fino a questo momento. Eppure, oggi, è stata la Cestistica a imporsi con autorità. Dopo un primo quarto di pallacanestro decisamente di assoluta qualità (circa un punto al minuto concesso ai capitolini nei primi 10’), e un lieve calo nel periodo successivo, i Neri hanno proseguito l’incontro nel segno dell’orgoglio. Pur tenendo conto delle evidenti difficoltà, San Severo è rimasta sempre padrona del proprio destino, controllando il tabellone e impedendo alla Luiss di mettere anche solo per un attimo il naso avanti. È proprio dalla difesa che nasce una vittoria costruita con rigore e identità, quasi da manuale “bernardesco”. Una prestazione che, se solo si guarda a poche settimane fa o all’inizio della stagione, nessuno (davvero nessuno!) avrebbe immaginato possibile. Una prova che certifica come, quando c’è da tirare fuori le unghie, questa squadra sappia reggere l’urto anche contro le grandi del torneo, senza alcun timore reverenziale. Un roster che combatte, che crede, che non arretra di un passo. E che oggi, con pieno merito, ha scritto un’altra pagina significativa della propria stagione.

Si è parlato tanto, forse fin troppo, del ko interno contro l’Andrea Costa, ma le valutazioni – come ricordiamo in ogni post gara – devono essere complessive e lucide, sotto ogni punto di vista. Ai Neri era chiesta una reazione? La reazione è arrivata. Con la parte più bella: la vittoria. Coach Bernardi, come spesso accade, fotografa la realtà con un concetto semplice: “I ragazzi si vogliono bene.” E questo legame, questa chimica che si avverte nello spogliatoio, si traduce in campo con una pallacanestro granita, energica, intensa, capace non solo di esaltare il pubblico, ma anche di generare un valore che travalica il campo e permea l’intero contesto cittadino. E allora, staff tecnico/tattico e città, continuiamo pure a sognare. Anzi: non smettiamo. Non ora! A tutti, oggi lo possiamo dire, un meraviglioso 2026!

DAL PARQUET – San Severo sui legni con: Bandini, Lucas, Morelli, Bugatti e Gherardini mentre per la Luiss scendono in campo: Pasqualin, Casella, Jovovic, Ferrara e Salvioni. È l’orgoglio della Cestistica a prendersi subito la scena, quello necessario (e forse indispensabile) per chiarire fin dalle prime battute le proprie ambizioni al cospetto dei capitolini. I Neri partono con il piglio giusto e trovano due volte la via del canestro con Bugatti, altrettante con Lucas, fino a quando è ancora il capitano giallonero, puntuale e ispirato, a infilare la prima tripla di serata: 11-3 e timeout immediato, quasi obbligato, chiamato da coach Righetti. L’Allianz Pazienza approccia la gara esattamente come deve: senza timori reverenziali, con personalità e aggressività, anche contro una formazione di rango che, nei primissimi minuti, prova ad affidarsi al proprio pivot Salvioni per produrre gioco e punti nel pitturato. Ma Bugatti è chiaramente in serata di grazia e colpisce ancora dalla lunga distanza, firmando la seconda tripla personale e ampliando il divario tra le due squadre. Dopo dieci minuti il punteggio racconta una gara tutt’altro che scontata: a comandare, sotto tutti i punti di vista, è proprio la Cestistica. Guai, però, a pensare che sia già tutto scritto. Intanto San Severo si gode un primo quarto di grande qualità (quasi 30 punti alla terza in classifica), sacrificio difensivo (la Luiss che segna, in un quarto, circa un punto al minuto è tanta roba), intensità e coraggio. Ottimo avvio per i gialloneri: 27-11. Le triple di Pasqualin e Jovović, in avvio di frazione, chiariscono immediatamente che Roma non è a San Severo per una semplice comparsata, ma con l’intenzione concreta di dare continuità al proprio percorso in campionato. Dall’altra parte, però, Ndour e Mobio rispondono con due canestri importanti, provando a rimandare al mittente ogni aspettativa avversaria, pur al netto di alcune evidenti difficoltà. Il discorso difensivo meriterebbe un capitolo a parte, perché è proprio da lì che passa l’inerzia del match. È vero: la Luiss sbaglia molto, soprattutto dalla lunetta e da diverse zone del pitturato, ma la Cestistica si dimostra solida, soprattutto dal punto di vista mentale, trovando con continuità le soluzioni giuste per restare saldamente avanti. Emblematica, in tal senso, la tripla di Gattel, alla quale Roma replica immediatamente con i due punti di Fernandez e con la nuova conclusione pesante di Pasqualin che riporta i capitolini a contatto sul 36-23, dopo cinque minuti del secondo periodo. Come naturale che sia, la Luiss cresce col passare dei minuti, aumentando intensità e aggressività a rimbalzo. Ma l’Allianz Pazienza resta lì, sempre davanti, conscia delle sue opportunità e della bravura degli romani. Per ora può andare bene così. Si va negli spogliatoi sul punteggio di: 45-36. Bisogna alzare ulteriormente i decibel del palasport e, allo stesso tempo, il livello delle giocate. Roma, complice anche qualche fischio arbitrale che accende gli animi, rientra progressivamente in partita, mentre la Cestistica ha l’obiettivo chiaro di mantenere alta non solo la concentrazione, ma anche quell’orgoglio che ha caratterizzato i primi venti minuti. Un atteggiamento inevitabilmente dispendioso sotto il profilo energetico, ma necessario se si vuole costruire un successo che, per quanto visto sul parquet, sarebbe meritato. Contro una grande squadra, però, nulla è mai scontato. Morelli e Lucas colpiscono dalla lunga distanza e riportano nuovamente i gialloneri a +10, suggellando un ottimo momento di marca sanseverese. Puntuale, però, arriva la reazione dei capitolini, che rispondono con forza e si rifanno sotto fino al 55-51, costringendo coach Bernardi a fermare il gioco per riordinare le idee. Gherardini toglie le classiche castagne dal fuoco, Mobio vola al ferro con una giocata di grande impatto e, questa volta, è la panchina ospite a dover chiedere la sospensione. È una gara intensa, intensissima, sotto ogni punto di vista. E anche sugli spalti si avverte tutto il calore del pubblico sanseverese. Si lotta, e non potrebbe essere altrimenti. I Neri, con giocate da applausi come per esempio gli ultimi due punti a fil di sirena di Ivan Mobio, restano avanti: 67-54. Morelli, tanto per chiarire quanto il momento fosse delicato e quanto quella gara andasse portata a casa con ogni mezzo, colpisce con la sua specialità: una tripla dalla lunghissima distanza che vale il 70-57. Ma la Luiss resta lì, tenace, costantemente aggrappata alla partita. È Fallucca a caricarsi i capitolini sulle spalle, a prendere in mano le redini del gioco e a riportare i suoi sul -10, mettendo pressione a una San Severo che, per qualche possesso, accusa il contraccolpo psicologico e attraversa una lieve fase di sofferenza. Nonostante tutto, il tabellone continua a sorridere ai padroni di casa che, al di là di come sarebbe poi andato l’incontro, meritano applausi convinti per quanto espresso sul parquet. La Luiss, infatti, non dà mai la sensazione di essere la squadra che occupa il terzo posto in classifica, e questo è esclusivamente merito dell’intensità e dell’organizzazione dei Dauni. La partita non è ancora chiusa: negli ultimi minuti si entra in una vera e propria battaglia, più mentale che tecnico/tattica, una di quelle situazioni in cui solitamente emerge l’esperienza. Questa volta, però, la storia è diversa. L’Allianz Pazienza ha iniziato il match con veemenza e orgoglio e lo ha chiuso (e si potrebbero citare tanti esempi messi in mostra nelle battute finali) allo stesso modo, anzi, con qualcosa in più: i due punti. Il finale tra Allianz Pazienza San Severo e Luiss Roma recita: 88-75.

IN AGENDA – La prima gara del 2026 è un banco di prova di grande rilevanza per l’Allianz Pazienza San Severo. Il nuovo anno si aprirà infatti lontano dalle mura amiche, con una trasferta tutt’altro che semplice. Domenica 4 gennaio 2026, con palla a due fissata alle ore 18.00, i gialloneri saranno di scena al PalaCoscioni di Nocera Inferiore, ospiti della Power Basket Nocera, una formazione che ha i nostri stessi obiettivi.

FOTO: Antonio Giammetta

Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo

Categoria: Basket