Non la solita Cestistica e la Virtus Imola ne approfitta
La Serie B è, per sua natura, un continuo up and down. E giocando ancora una volta con la carta d’identità degli avversari, la gara contro l’Andrea Imola ha confermato tutte le difficoltà di un campionato complesso, equilibrato, mai scontato. Si conclude sul 78-97. T la sfida tra San Severo e Imola. Gli emiliani (forti degli ex Moffa, Abati Touré e di un Gatto purtroppo ancora ai box) che solo pochi giorni fa aveva messo a referto ben 86 punti sul parquet di Fabriano, subendone appena 69, hanno dimostrato anche stasera il loro valore, presentandosi a San Severo con lo stesso bottino di punti in classifica e un ruolino di marcia speculare. C’è però una differenza sostanziale: Imola è stata costruita per vivere una stagione relativamente serena, magari con l’ambizione di qualcosa in più della semplice salvezza; San Severo, invece, ha dichiarato fin dall’inizio un obiettivo chiaro e prudente. Ad onor del vero, quest’oggi i Neri non sono riusciti a dare continuità alle brillanti prestazioni casalinghe mostrate in precedenza. Ed infatti, i primi venti minuti hanno segnato in maniera profonda l’andamento dell’incontro, con una sofferenza evidente che ha visto gli avversari mettere a referto ben 57 punti, a fronte dei 38 realizzati da San Severo. Un divario importante, maturato soprattutto nella prima metà di gara, che, oggettivamente, ha reso la strada in salita. E così, nel prosieguo del match, il tentativo giallonero di reazione, generoso e volenteroso si è dimostrato comunque vano. E Imola, che ha dominato sotto il ferro, visti gli innumerevoli rimbalzi presi, ha continuato il suo incontro.
Vale la pena fermarsi un attimo e guardare i numeri, non per esaltazione sterile ma per dare il giusto peso al cammino compiuto: la Cestistica San Severo ha disputato 17 partite, vincendone 9 e perdendone 8 (si potrebbe aprire un capitolo a parte anche su questo, con forse, l’unico passaggio a vuoto contro Ferrara, ma quello appartiene ad altre analisi). Un ruolino di marcia che, ad oggi, pochi avrebbero pronosticato, soprattutto considerando il contesto e gli obiettivi dichiarati a inizio stagione. Chiudere prima delle festività con una vittoria sarebbe stato il massimo, tuttavia bisogna sempre fare i conti anche con la determinazione degli avversari: non si gioca mai da soli. Il bicchiere, questa sera, è comunque mezzo pieno. Anzi, lo è per davvero. Buon Natale, San Severo. L’appuntamento è tra una settimana, con l’auspicio di poter salutare il nuovo anno con i due punti.
DAL PARQUET – Lo starting five dell’Allianz Pazienza: Bandini, Mobio, Morelli, Bugatti e Gherardini contro i cinque uomini schierati da Luca Dalmonte: Kupstas, Chessari, Gozo, Raucci, Thioune. Parte forte Imola, che apre le danze con la schiacciata autoritaria di Thioune per il 2-0, sfruttando subito un nostro errore con Mobio e colpendo in campo aperto con Gozo per il primo allungo. La Cestistica però non resta a guardare: arriva la reazione immediata, concreta, con il gioco da quattro punti che ci permette di sbloccarci e rimettere in equilibrio il punteggio, approfittando del fallo commesso da Morelli. Kupstas risponde dall’arco, ma il botta e risposta prosegue: dopo i due punti di Raucci, Bugatti si prende la responsabilità e firma la tripla dell’8-9, dando il primo segnale di personalità. Bandini incappa in due falli nella stessa azione e coach Bernardi è costretto a ruotare, inserendo Lucas. La scelta paga subito: Bugatti colpisce ancora in transizione, regalando il primo vantaggio giallonero sul 13-11, anche se Kupstas risponde immediatamente, sempre dai 6,75, confermando di avere la mano calda. San Severo continua a trovare buone soluzioni dall’arco: anche Scredi, appena entrato, si iscrive al match e ci tiene in scia, mentre Bugatti, ancora da tre, ci riporta avanti. Imola però alza i giri: Moffa entra dalla panchina e trova subito il canestro, poi orchestra con lucidità il pick and roll che libera Thioune. La risposta arriva puntuale con la tripla di Lucas per la parità, ma Moffa è in ritmo, segna ancora e conquista due falli su tiro, capitalizzando dalla lunetta con un perfetto 4/4. È Chessari a firmare il primo strappo ospite, portando Imola sul +6 (24-30), prima che Lucas, ancora una volta dall’arco, provi a ricucire. Il primo quarto si chiude sul 27-30, con Kupstas che trova gli ultimi due punti della frazione. In avvio di secondo periodo c’è un buon movimento offensivo dei Neri, ma Ndour non riesce a finalizzare. Dall’altra parte Filippini non sbaglia e il divario si allarga fino al -7, costringendo coach Bernardi a chiamare timeout. Al rientro, però, è ancora Imola a colpire con Moffa, mentre Gherardini risponde con orgoglio, provando a tenere viva l’Allianz Pazienza. Moffa continua a essere un fattore e piazza anche la tripla che vale il -10. Gherardini prova a tamponare dalla lunetta, ma Imola punisce ripetutamente in contropiede. Arriva anche l’affondo pesante: schiacciata di Touré su assist illuminante di Moffa per il -14 e nuovo timeout per Bernardi. La reazione d’orgoglio passa ancora da Gherardini, che schiaccia con decisione su assist di Bandini, ma Imola non rallenta: Raucci colpisce dall’arco, mentre Mobio commette fallo in attacco e il punteggio scivola sul 33-52. Altro timeout, ma la fase finale del quarto è spezzettata, con tanti errori da entrambe le parti e punti che arrivano quasi esclusivamente dalla lunetta. Si va così all’intervallo lungo con Imola avanti 38-57, al termine di un primo tempo complicato per i gialloneri, chiamati a ritrovare ritmo, equilibrio e intensità al rientro dagli spogliatoi. Si riparte con Lucas nel quintetto iniziale al posto di Bandini, gravato da tre falli personali, mentre dall’altra parte Imola conferma gli stessi uomini. L’avvio del secondo tempo prova a regalare qualche segnale incoraggiante: due triple di Ivan Mobio tengono la Cestistica agganciata alla partita, ma la risposta degli emiliani è puntuale e continua, con Kupstas e Thioune che trovano il canestro con impressionante regolarità. La musica, purtroppo, non cambia. Imola continua a colpire con grande facilità offensiva, toccando quota quasi 70 punti in due quarti e mezzo, costringendo coach Bernardi a fermare nuovamente il gioco. A rendere il quadro ancora più amaro c’è anche un pizzico di sfortuna, con un paio di conclusioni che danzano sul ferro senza trovare il fondo della retina Morelli trova la tripla del -17, ma Moffa risponde immediatamente con uno step-back di grande personalità e poi va in lunetta per un fallo subito su tiro da tre, convertendo due liberi su tre. A fare la differenza, in questa fase, è anche la maggiore reattività di Imola a rimbalzo, che consente agli ospiti di costruirsi numerosi extra possessi. Gherardini prova a suonare la carica con un gioco da 2+1, seguito dall’errore di Kupstas, ma al termine del terzo quarto il tabellone recita 58-77. Nell’ultimo periodo Mobio attacca il ferro e va a segno, ma Kupstas risponde ancora una volta con freddezza. Gattel infila una tripla che riaccende una timida speranza, subito spenta però da una palla persa sanguinosa che nega il possibile -13 e si trasforma in un nuovo canestro subito. L’inerzia non cambia: un altro errore al tiro spalanca il campo alla schiacciata di Toure, mentre Moffa, in uscita dal timeout chiamato dal suo coach, colpisce nuovamente dall’arco. Morelli subisce fallo su tiro da tre e fa percorso netto dalla lunetta (3/3), poi trova anche la tripla che riporta San Severo a -15. Gattel recupera un pallone prezioso, Bandini tenta la tripla del -13 ma non va a segno; poco dopo Morelli fa 0/2 ai liberi. A innervosire ulteriormente il finale arriva anche il fallo tecnico fischiato a coach Bernardi per proteste, a seguito di un contatto giudicato antisportivo e non sanzionato dalla terna arbitrale. La serata storta continua dalla lunetta, con un altro 0/2, questa volta di Gattel. Negli ultimi minuti si assiste a una serie di errori da entrambe le parti, ma il punteggio resta saldamente nelle mani di Imola, che chiude definitivamente i conti con le triple di Moffa e Kupstas. Alla sirena finale il verdetto è chiaro: 78-97, con gli emiliani che escono dal parquet con una vittoria netta e meritata.
IN AGENDA – Vacanze natalizie? Giusto il tempo di rifiatare. Qualche giorno di pausa, come è corretto che sia, e poi subito di nuovo al lavoro, perché all’orizzonte c’è un’altra sfida dal sapore speciale: domenica 28, palla a due alle ore 18, arriva la LUISS Roma. Chi segue la Cestistica sa che, contro l’altra romana, è andata molto bene. Con la speranza, neanche troppo nascosta, di poter bissare.
FOTO: Antonio Giammetta
Ufficio Stampa Cestistica Città di San Severo

