Manfredonia: un pareggio che vale più di una vittoria

Manfredonia: un  pareggio che vale più di una vittoria

Era molto provato Massimiliano Vadacca, allenatore del Manfredonia, alla fine della contesa: la gara contro gli “amici” leccesi proprio non voleva perderla. Alla fine è arrivato un 3 a 3, sconsigliato ai tipi ansiosi, spettacolare e arricchito da sei reti che hanno esaltato e divertito quanti sono accorsi al Miramare. Al Manfredonia, sotto di tre reti dopo soli 22’, è riuscita una rimonta incredibile tra mille difficoltà e qualche errore dei suoi giovanissimi calciatori.

La indisponibilità di Rizzi, esterno basso, e le precarie condizioni fisiche del capitano, Antonio Laporta, hanno fatto optare mister Vadacca per un undici che ha visto Vergori a sinistra, (da non da ripetere!), Vairo al centro e Fiore a destra della difesa a tre. In attacco Del Prete è stato schierato al centro, affiancato, a destra, da Basta e, a sinistra, da Molenda preferito a De Vita.

Dopo solo 5’ Presicce è sfuggito a Vergori e ha crossato al centro dove Giuseppe Negro ha controllato e trafitto Addario. All’8 pt è stato Legari a scappare sulla destra e a mettere il pallone al centro dell’area sipontina, nessuno ha contrastato Tesdesco che, di testa, ha insaccato il 2 a 0. Il Miramare attonito, non ha gradito e lo ha fatto capire. La contestazione è diventata più veemente al 22’ pt quando da un errore in disimpegno di Vergori, Tedesco ha lanciato Presicce che, da sinistra, ha incrociato superando Addario in uscita. Sembrava un tracollo tipo “Brindisi”, invece questa volta il Manfredonia ha avuto tempo e grinta per recuperare. La rete di Basta, da calcio d’angolo di Antonio Gentile, è sembrato solo un palliativo invece la squadra ha cominciato, come vuole il mister , ad alzare i ritmi ed aggredire le caviglie degli avversari su ogni pallone. L’eurogol di Coccia, al 37’ pt, un missile scagliato da 25 metri, dopo un ottimo controllo “a seguire” che ha spiazzato il proprio controllore, ha messo le ali ai ragazzi di Vadacca. Dopo tanto dominio in ogni parte del campo il pari lo ha sfiorato Del Prete che, al 45’ pt, di testa, ha raccolto un pallone “sporco” da una punizione del solito Antonio Gentile.

Manfredonia_Gallipoli_2

Nella ripresa, al 2’ st, in area, Vairo ha vistosamente trattenuto Giuseppe Negro sotto gli occhi dell’arbitro lo aveva redarguito prima che fosse battuto l’angolo. Rigore e giallo per Vairo. Dal dischetto l’esperto Tedesco si è fatto ipnotizzare da Addario che si è esaltato parando anche la ribattuta di Giuseppe Negro. Generoso nei confronti dei leccesi è stato il giudice di gara al 4’ st quando Cornacchia ha fermato Molenda lanciato a rete. Per molti è stato un fallo da espulsione, per il signor Pashuku solo giallo. Del Prete nel minuto successivo, con una punizione, ha costretto Costantino ad un impegnativo intervento in angolo. Al 6’ st la dea bendata ha sorriso ai sipontini: una conclusione di Tedesco, dopo aver superato Addario, è finita sul palo lontano, attraversato lo “specchio della porta” per poi terminare tra le braccia dall’ estremo difensore del Donia. All’8 st un nervoso Vairo ha commesso un fallo su Mariano tanto brutto quanto inutile. Secondo giallo, Manfredonia in dieci. Vadacca ha spinto e sospinto i suoi nonostante l’ultima tegola. Anche in dieci sono stati i sipontini i più propositivi e più in palla. Al 31’ st il giovane Gigante non è riusciuto ad evitare un evidente fallo di mano nella propria area. E’ rigore. Del Prete, senza indugi, ha raccolto il pallone, lo ha posto sul dischetto e, con assoluta freddezza, lo ha messo alle spalle di Costantino. E’ il pareggio insperato, ma voluto e meritato. In panchina La Porta ha scalpitato per entrare. Vadacca è sembrato non volesse rischiarlo per non aggravare le sue già critiche condizioni fisiche. L’ingresso in campo del capitano sipontino ha rafforzato la convinzione del mister e del pubblico che hanno creduto in una vittoria che sembrava possibile nonostante la inferiorità numerica e il grande dispendio di energie dei giovanissimi sipontini. Dopo un brivido, al 35’ st, con Tedesco che ha raccolto un invito da sinistra di Giuseppe Negro e ha mandato sopra la trasversale, la gara è terminata con un pari che ha lasciato un pizzico di rimpianto in entrambe le formazioni.

Il Tabellino

MANFREDONIA: Addario, Fiore, Vairo, Gentile C. (36 ‘st La Porta), Vergori, Coccia (11′ st Cassandro), Basta, Stajano, Del Prete, Gentile A., Molenda (17′ st De Vita). A disposizione: Barcellona, Forte, Totaro, Zaccaro, Valentino, Scippo.

Allenatore: Vadacca

GALLIPOLI: Costantino, Gigante, Stranieri, Zaminga, Cornacchia, Casalino, Mariano, Legari (15′ st Puglia), Negro G. Presicce (28′ st Volpicelli), Tedesco. A disposizione: Passaseo, Alessandrì, Solidoro, Negro M., Rotunno, Riezzo, Sportillo.

Allenatore: Volturo

Arbitro: Eduart Pashuku di Albano Laziale

Reti: 5′ pt Negro G. (G), 8′ pt Tedesco (G), 22′ pt Presicce (G), 23′ pt Basta (M), 37′ pt Coccia (M), 31′ st Del Prete (M).

Ammoniti: Tedesco (G), Vairo (M), Cornacchia (G), Vergori (M), Negro G. (G).

Espulsi: Vairo (M) per somma di ammonizioni al 7’st.

Extra time: 1′ e 5′

Categoria: Dilettanti