A mente fredda…Foggia-Monopoli

A mente fredda…Foggia-Monopoli

Si è disputata ieri pomeriggio alle 15:00 sul rettangolo verde dello Stadio Zaccheria la gara valida per il recupero della 34esima giornata, match tra Foggia e Monopoli precedentemente in programma il 3 aprile. Il Covid ha falcidiato le due formazioni in maniera pesante ed ha impedito ai due schieramenti di scendere in campo. Le due squadre al fischio d’inizio erano gemelle di sconfitte nelle dure gare precedenti: fatali sono Paganese e Palermo per il Foggia, Potenza e Casertana per la squadra ospite.

Entrambe cercavano riscatto e risultato. Le ambizioni pre-gara dei rossoneri sono quelle di raggiungere immediatamente quota 50 punti per superare il Teramo ad una sola lunghezza e distanziarla di due in avanti. Le aspettative degli ospiti sono quelle di terminare il campionato con orgoglio, secondo quanto dichiarato dall’allenatore Beppe Scienza (ex rossonero nella stagione 87-88), con l’obiettivo di poter disputare le partite rimanenti con la giusta cattiveria ed agonismo.

Al triplice fischio del direttore di gara, il risultato premia i satanelli che con una punizione magistrale di Curcio al minuto 83, beffa l’incolpevole portiere Taliento. Da evidenziare il merito del centrocampista Kalombo, bravo a conquistare la punizione dal limite dell’area, in seguito ad atterramento derivante da una delle molteplici percussioni sulla fascia destra.

La partita non è brillante, i ritmi lenti, la noia prevale (porta i tanti tifosi incollati davanti alla tv quasi fino al sonno), non ci sono grosse occasioni da rete da parte di entrambe. I tifosi rumoreggiano perché vorrebbero per lo meno vedere più impegno, più sacrificio più voglia di lottare. Quello che parte della tifoseria cerca, è di rivedere quel Foggia volitivo che aveva messo in difficoltà molte squadre nei turni precedenti di qualche mese fa (vedi la gara con il Bari in casa). Ma d’altronde non si poteva pretendere un bel gioco o ritmi alti in una squadra con molti titolari assenti (Germino, Del Prete, Salvi e Morrone) e alcuni elementi in condizioni fisiche non ottimali. Se poi si aggiungono gli infortuni di Anelli e Dell’ Agnello nel corso della partita, diventa tutto ancor più complesso.

Tuttavia al di là del gioco ancora assente e della partita non brillante, c’è da sottolineare che il Foggia è al settimo posto in classifica con i play-off centrati con due giornate di anticipo, raggiungendo un importante obiettivo, se si considera l’avvio tardivo della preparazione atletica, il Covid, l’assenza di pubblico, la carenza di sponsor e le travagliate storie societarie. Insomma, a Ninni Corda era stato chiesto di costruire una squadra in grado di centrare la salvezza, ma Corda e Marchionni hanno realizzato un vero capolavoro. Già, perché il Foggia alla fine della stagione avrà raggiunto lo stesso traguardo di Avellino, Catanzaro, Bari, Juve Stabia, Catania, Palermo, Teramo e Casertana: i play-off.

Ed ora spazio alle ultime due partite (quelle con Juve Stabia e Catania) dove il Foggia dovrà onorare il campionato per poi divertirsi ai play-off e chissà, avere qualche felice notizia sul fronte programmazione, dove non ci sono ancor certezze ma tanta voglia di fare.

Angelo Carboni