E adesso rivoluzione! Ecco la situazione della rosa del Foggia alla vigilia del mercato
Rifondazione. E’ probabilmente questa la parola più azzeccata per inquadrare ciò che il Foggia è chiamato a fare nel corso del mercato di riparazione di gennaio. Un gran bel da fare per il direttore sportivo, Luca Nember, che dovrà consegnare a Giovanni Stroppa una squadra in grado di competere senza patemi in Serie B ed entro il 20 gennaio, giorno in cui i Satanelli giocheranno allo Zaccheria la prima di ritorno contro il Pescara di Zeman. Che ci sia il “closing” con i Follieri entro il 15 gennaio o che restino i Sannella al comando totale della società poco importa. I dauni devono centrare la salvezza e bisognerà investire sul calciomercato per rimediare agli errori commessi nel corso dell’ultima estate. Chiaramente con più “parsimonia” nel caso in cui i proprietari della “Tamma” dovessero proseguire in solitaria nella conduzione del sodalizio dauno.
La rosa a disposizione di mister Stroppa, anch’egli sotto esame, va sfoltita. Molti elementi in uscita, alcuni hanno deluso, altri non sono riusciti ad esprimere il loro potenziale e c’è sempre il parametro “over-under” da rispettare. Analizziamo, reparto per reparto, la situazione in casa rossonera.
PORTA – Con il recupero di Guarna, l’under Tarolli andrà a fare il secondo mentre Sanchez dovrebbe rimanere come terza scelta se il parco “over” lo permetterà. Improbabile l’ingaggio di un nuovo portiere in un reparto che, anzi, doveva essere “snellito”. Pelizzoli ha rescisso qualche giorno fa. Una operazione sicuramente insensata, quella chiusa da Colucci in estate, che andava ad occupare una casella “over” per un ruolo, quello di portiere di riserva, che molte società affidano ad un “under”.
DIFESA – E’ il reparto sul banco degli imputati, il peggiore del campionato con 41 gol subiti. E sarà il settore interessato dai maggiori cambiamenti. Al momento le uniche conferme certe appaiono quelle della “bandiera” Loiacono, di Camporese (il Foggia farebbe bene a riscattarlo già da subito dal Benevento, ndr) e dell’under Celli. Non inamovibili Martinelli e Rubin così come sta prendendo quota l’ipotesi di una conferma di Figliomeni in luogo di un addio di Coletti, in scadenza di contratto a giugno. Certa la cessione dell’under Empereur che è sicuramente stato l’acquisto piò oneroso e meno azzeccato dell’era Di Bari (fu fortemente voluto da De Zerbi, ndr). Non sarà facile piazzarlo se si considera l’elevato ingaggio. Molti, quindi, saranno i volti nuovi che arriveranno.
CENTROCAMPO – In attesa di risolvere il “caso” Vacca che dovrebbe portare il play napoletano al Parma o al Bari in cambio di contropartite tecniche, il Foggia dovrà puntellare anche la propria linea mediana. Agnelli, Agazzi, Deli, Gerbo e Fedele non sono (o non sembrano nel caso di Deli e Fedele, ndr) in discussione. Ma è evidente che serve qualità e quantità in un reparto dove ha finora “brillato” solo il Capitano. Gli addii certi saranno quelli di Lodesani e Ramè, entrambi “under” ma che non hanno avuto spazio e che non lo avranno di certo nel girone di ritorno.
ATTACCO – Il reparto si è “difeso” bene con ben 24 delle 33 reti messe a segno finora dal Foggia. Mazzeo, Beretta e Floriano sono inamovibili, Fedato dovrebbe essere confermato. Chiricò è in dubbio ma non sembra di certo una chimera una sua eventuale cessione. Addii certi di Calderini e Nicastro (in prestito dal Pescara, con un elevato prezzo per il riscatto, costantemente in infermeria e quasi “mai visto” dall’allenatore, ndr). Si dovrà inoltre provvedere a piazzare i “fuori lista” Sarno e Lauriola, quest’ultimo impegnato però con la Primavera di Pavone jr.
Fonte: www.tuttofoggiacalcio.com