Il Foggia all’Arechi non si gioca la stagione, anche se…
Il clima sarà infuocato e, al di là di come andrà, sarà una gran partita, almeno sul piano dell’intensità e dei valori in campo. Intanto, subito una notizia, che scalda ancora di più i due ambienti: i tifosi della Salernitana hanno chiesto, e ottenuto, la possibilità di “scortare” il pullman con in propri beniamini fino allo stadio, accompagnandoli fin quasi dentro gli spogliatoi.
AMARCORD ALL’ARECHI. L’ultima volta che i rossoneri hanno calcato il terreno di Salerno è stato con mister Cuoghi in panchina: quel giorno, con il Foggia tra le vette della classifica, qualcosa si ruppe nello spogliatoio. Ma risse del dopo-gara – tra i rossoneri figuravano molti giocatori ex granata, e lo stesso allenatore toscano l’anno prima aveva ben lavorato a Salerno – e voci di rotture interne, non impedirono all’epoca di arrivare ad un minuto dalla serie B (a negare la cadetteria, com’è ormai noto, fu quel gol di Rivaldo nei tempi supplementari che regalò all’Avellino la promozione nella finale play-off).
I CONVOCATI DEL FOGGIA. Questa volta lo scenario è differente, quasi invertito: in alto c’è la corazzata campana, senza dubbio insieme con il Benevento tra le squadre più forti della categoria. Mentre a inseguire un posto nei play-off c’è il Foggia del bel gioco di mister De Zerbi determinato, come sempre, a non rinunciare a giocare la sua partita, come ormai ha abituato i tifosi rossoneri. Il clima comunque, e la tensione, complice anche la vetrina nazionale su RaiSport, sarà dei più infuocati: il Foggia ritrova quasi tutti i titolari, Iemmello compreso – e la sua assenza, contro il Lamezia, si è fatta sentire eccome. Torna anche Potenza, al centro della difesa, dopo la sciagurata espulsione di Melfi – questa volta la sua esperienza deve essere una guida per i compagni. A mancare, tra i convocati, solo il lungodegente Gerbo: il suo vuoto in mezzo al campo si fa sempre sentire, ma il Foggia ha nei nuovi Minotti e Barraco, e nel “vecchio” D’Allocco, pedine altrettanto valide.
LA CORAZZATA SALERNITANA. Dall’altra parte, mister Menichini ha una squadra forte: il bomber Calil, capocannoniere del campionato, è uno di quei giocatori che non hanno bisogno di presentazioni, da marcare strettissimo. Mendicino, Favasuli e Denilson Gabionetta, l’altro carioca in organico della Salernitana, completano il reparto offensivo, rendendolo imprevedibile sotto ogni punto di vista. Dietro invece, tanta esperienza a disposizione del mister, con Colombo, Lanzaro e Trevisan: gente che non bada – e non baderà – a sconti, con tante partite e battaglie alle spalle. Alla fine, Roberto De Zerbi ha voluto sottolineare che Salernitana-Foggia sarà una partita importante, certo, ma che vale sempre tre punti. Vero, verissimo; com’è vero che all’Arechi, non sarà di certo una partita come le altre.