Canonico: “Nulla contro il Lecco ma le regole vanno rispettate”
Il presidente del Foggia, Nicola Canonico, è intervenuto in conferenza stampa per spiegare le mosse della società rossonera, alle prese con il ricorso per ottenere l’ammissione alla prossima Serie B: “Purtroppo la stagione 2022/23 non si è ancora conclusa, perché continuerà nella sedi preposte ai ricorsi. Noi stiamo presentando in questi minuti il ricorso al Coni, non abbiamo nulla contro il Lecco ma nella vita esistono le regole e vanno rispettate. Quando si parla di termini perentori, si parla di date certe che non possono slittare per cause di forza maggiore. Non possono parlare di eventi eccezionali. Dal 1 giugno alle quattro semifinaliste sono arrivate le istanze della B che chiedevano tutta la documentazione per iscrivere, anche le pratiche infrastrutturali. Non possono parlare di tempistiche strette perché sapevamo benissimo quale documentazione serviva. Il Foggia il 18 aveva già tutta la documentazione pronta, compresa la fidejussione bancaria per l’iscrizione in B. Se questo termine della perentorietà passa così, andiamo a minare la credibilità delle istituzioni calcistiche e facciamo un torto a quelle società che sono state escluse in passato proprio per i termini perentori. Altrimenti decidiamo che il calcio non ha più regole, ma di sicuro questo non fa bene al calcio e all’Italia”.
Canonico aggiunge: “C’è un altro provvedimento della Figc del 28 luglio, anche quello avrà tutta la trafila tra ricorsi e controricorsi. A me dispiace portare tanti club a dover attendere per tanto tempo, ma la perentorietà dei termini va rispettata e quello che sta succedendo ha dell’incredibile. La nostra è una battaglia anche per tutti gli altri club che sono stati esclusi. A me non risulta che l’Italia sia stata investita da fatti eccezionali nell’ultimo mese, quindi vorrei capire quale sarebbe il fatto eccezionale che ha portato ai ritardi del Lecco, visto che dal 1 giugno era tutto ben noto”.
Sulla possibilità di vincere il ricorso: “Se non avessimo avuto elementi giuridici in mano non avremmo perso tempo a fare battaglie legali. Sappiamo di avere dalla nostra parte gli elementi per arrivare in B. La partita è ancora tutta da iniziare, i nostri punti sono evidenti, l’iscrizione del Lecco è tardiva e quando si parla di perentorietà non esistono giustificazioni. Se il Lecco dovesse essere escluso, il Foggia sarebbe la quarta promossa dalla C in quanto finalista dei playoff. Provate a pensare se il Catanzaro o la Feralpisalò non avesse avuto il campo, il posto lo avrebbe preso un’altra squadra di B perché la C è una categoria che prende botte dalla B e dalla D per quanto riguarda le riammissioni e i ripescaggi.
Sulla designazione di Bonacina per la finale di andata contro il Lecco: “Noi non abbiamo gli strumenti per sapere dove è nato un arbitro e speriamo sempre nella buona fede. Contro il Pescara l’arbitro era di Macerata, a 60km da Pescara ma non è successo nulla. Non avrei potuto fare illazioni prima della partita, bisogna essere diabolici per farlo. Certo è che ho trovato offensivo leggere i complimenti a Bonacina da parte del designatore arbitrale, sarebbe stato opportuno fare silenzio visto che le critiche sono arrivate da tutti e non solo da Foggia. Bonacina è della sezione di Bergamo, quindi è una sezione che poteva essere designata per arbitrare Foggia-Lecco. Quello che più mi ha dato fastidio è che, agli errori dell’arbitro, si sono sommati anche gli errori del Var. Quello che è successo a Lecco a fine primo tempo, quando il direttore generale Milillo è andato a chiedere spiegazioni sul fallo di mano di Schenetti, mi ha indotto a chiedere cosa si siano detti arbitro e sala Var. Ho chiesto le registrazioni audio, la Procura Federale ci farà sapere.