Catania, il Foggia e… “Mr Tacopina”. Una sconfitta annunciata?

Catania, il Foggia e… “Mr Tacopina”. Una sconfitta annunciata?

Ogni trasferta pallonara accanto al Foggia è accompagnata dalle suggestioni di un viaggio in cui gli scenari e le emozioni si misurano sulla base dei risultati del match e la sconfitta di domenica a Catania ci ha lasciato l’amaro in bocca.

Una trasferta non facile, avvenuta in un contesto fortemente condizionato dalle misure anti-Covid entrate in vigore nella stessa giornata della gara con i rossoneri e rese ancor più aspre dalle ordinanze del Presidente della regione Sicilia Musumeci che, con il governo centrale, ha blindato i siculi in un rigido codice rosso per contenere la diffusione del contagio da Coronavirus, mostrandoci una metropoli dimessa e spettrale senza però spegnerne l’incanto e l’eleganza. Una città millenaria dove domina titanico il vulcano Etna e che, con il suo centro storico ricco di chiese antiche e monumentali, è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

Con l’atterraggio in Aereoporto e lo screening medico all’arrivo, disposto dalla regione Sicilia con le Aziende sanitarie locali (che ha sottoposto i passeggeri all’obbligo di tamponi rapidi), inizia l’itinerario verso il blasonato stadio ex Cibali. Di lì a poco si giocherà Catania – Foggia con fischio d’inizio alle 15:00 in punto.

Ma è presto ancora e c’è tempo per portarsi verso il centro storico della città millenaria, incastonata nella parte sud-orientale dell’isola, sotto l’innevata cima vulcanica dell’Etna. Chiese e monumenti di foggia barocca e neoclassica che incantano e seducono e che si lasciano ammirare tra le vie centrali irrealmente vuote e silenziose.

Manca poco alle 15 ed oggi il Foggia ha un appuntamento importante con gli etnei, si gioca la 19ma giornata di campionato di serie C. Così ci muoviamo verso lo stadio che dal 2002 porta il nome del suo storico presidente Angelo Massimino, uno stadio ritenuto tempio del calcio, con quasi 34 anni di competizioni all’attivo tra serie A e serie B, che oggi, più del solito, è gremito di giornalisti. Ne incontriamo più di uno. C’è Giovanni Finocchiaro, firma de “La Sicilia” e “Gazzetta dello Sport”, Alessandro Vagliasindi (“la Repubblica”), Stefano Auteri (“Eleven Sports”), Giovanni D’Antoni (“Unica Sport”), tante testate e canali digitali, satellitari, web pronti ad immortalare e a raccontare i 90 minuti di Catania-Foggia. Una gara tanto attesa, alla quale i catanesi arrivano nel giorno di massimo entusiasmo per le svolte societarie in atto, ma che il Foggia può affrontare a mani basse se conferma la qualità, il carisma e la convinzione già viste nelle trasferte di Cava de’ Tirreni, Viterbo, Monopoli e Pagani.  L’accogliente e centralissima postazione consegnataci dal club rossazzuro, con l’addetto stampa Angelo Scaltriti, ci regala una delle migliori visuali per godere dello spettacolo del match.

Ed oggi, qui, almeno per loro, è il giorno di Joe Tacopina, un facoltoso italo-americano (di origini sicule) arrivato direttamente da New York, per acquisire il 100% delle quote del club rossazzurro, sollevandolo da una imponente massa debitoria di oltre 60 milioni di euro.

U presidenti ‘Mericano”, come già lo chiamano, accolto in “pompa magna” sui gradoni della Tribuna Vip del Massimino, risponde alle domande tra fotografi e giornalisti che lo circondano.

Un entusiasmo contagioso ed inarrestabile per il club catanese che si riflette sul rettangolo di gioco e sulle prestazioni dei catanesi e che travolge gli undici di Marco Marchionni a cui viene rifilato un incontestabile 2 a 1.

Una prestazione decisamente sottotono per i rossoneri (privi anche di Rocca sin da subito) che premia la qualità di gioco del Catania, sotto gli occhi fieri del suo nuovo presidente.

E’uno dalle grandi ambizioni Joe Tacopina, “una società solida che vuole puntare in alto e intende far bene investendo su quest’ultima sessione invernale di mercato”. E scusateci se è poco..

Il Foggia scivola quinta in classifica superata, da Avellino e Catania, ma resta in zona play off.

Siamo “al giro di boa” e domenica si riparte con la prima giornata di ritorno del campionato di serie C del girone meridionale, si torna in terra pugliese, con la terzultima Bisceglie. C’è ancora tempo per sognare…

Flora Baldi