Che dire: la classica serata no. La classica partita stregata dove non te ne va bene una. Due rigori sbagliati, un portiere, quello avversario, in giornata di grazia. Un tridente con le polveri bagnate. E un attacco, quello del Monopoli, a cui riescono colpi incredibili. Tutto in una notte che interrompe la serie positiva del Foggia: si ferma a sette la squadra di De Zerbi, infilzata a domicilio in un derby davvero maledetto. Certo, non può essere solo colpa della sfortuna. Perché Agnelli e compagni ci mettono comunque del loro: qualche meccanismo questa volta si è inceppato e soprattutto qualche singolo ha girato a vuoto. Uno su tutti, Sarno: l’estroso attaccante non è in serata, così come lo stesso capitano. Eppure proprio loro due avrebbero la possibilità di cambiare il volto alla contesa. Al 36’ del primo tempo Agnelli si guadagna un calcio di rigore, dal dischetto lo scugnizzo di Secondigliano si lascia beffare da Pisseri, che glielo para. Gol sbagliato, gol subito: il detto calza alla perfezione, visto che sei minuti più tardi, un foggiano doc, Croce, altro scherzo del destino, raccoglie un cross dalla destra e in semirovesciata fa secco Narciso. Lo stesso Croce non esulta, ma sarà ancora protagonista più avanti. Il gol del Monopoli annebbia inizialmente le idee del Foggia, che tuttavia ritrova lucidità col passare dei minuti. La sfiga però è testimoniata anche dallo stiramento che si procura Floriano sul finire della prima frazione: fuori uso, dentro Viola.
In avvio di ripresa De Zerbi cambia: fuori Bencivenga, dentro Maza. 4-2-3-1 con Coletti arretrato sulla linea dei difensori. Il Foggia preme e costruisce anche nitide occasioni per raddrizzarla. Pisseri, però, sembra Buffon dei bei tempi e para tutto quello che c’è da parare, sfoderando interventi a ripetizione e guadagnandosi la palma del migliore in campo. Se il Monopoli regge, è quasi tutto merito suo. Il resto è degli avanti di Tangorra, che al 73’ raddoppiano: Croce, ancora lui, si beve Coletti in velocità e pennella in area, dove Gambino, con una splendida rovesciata, scaraventa nel sacco per il 2-0. Il gol capolavoro strappa applausi ai quasi 9 mila dello Zaccheria. Gara chiusa? Macchè. C’è ancora il tempo per mandare fegato e cervello nel frullatore. Settantacinquesimo: la conclusione di Angelo è “parata” da Romano: calcio di rigore e rosso per il “dieci” monopolitano. Sul dischetto questa volta si presenta Iemmello: Pisseri dice ancora di no e a quel punto sulla gara cala davvero il sipario. Perché il finale, al di là di qualche altro miracolo di Pisseri e qualche occasione sciupata dagli avanti rossoneri, non riserva altro che possa cambiare storia ad una sfida che evidentemente, era scritto da qualche parte, doveva andare così…
Fonte: www.palloneinpoltrona.altervista.org