Dall’inferno al paradiso in 24 ore: dallo scoramento per una operazione non conclusa alla soddisfazione per una prestazione ed un risultato che riportano il giusto orgoglio in una piazza che merita di più.
È bello poter parlare solo delle del campo, quelle che esaltano la professione di chi scrive e che ogni tanto deve scontrarsi con carte bollate, cordate e false illusioni.
Ma non c’è niente da fare, sono solo le palle nella rete, quelle che riportano il sorriso e la voglia di non mollare, di pensare che un futuro ancora roseo può interessare questi colori, questi calciatori, questo tecnico, questi tifosi.
24 ore di inferno martoriate da comunicati, illazioni, prese di posizione, truffe presunte, dubbi, incertezze; c’è il rischio che tutto ciò possa partire con quel pullman, c’è da temere che si possa andare verso la fine, anche i più convinti cominciano a storcere il naso e poi…. l’orgoglio di essere nato foggiano, di vedere la porta avversaria violata per ben cinque volte con una freddezza ed una fermezza superlative.
Ed il pullman ritorna con più certezze, con la consapevolezza che chi voleva il male di questa squadra stasera resterà deluso perchè il Foggia è dei foggiani, di coloro che hanno seguito la propria squadra, che hanno pianto di gioia davanti ad un tablet, che sperano in una cordata foggiana che possa continuare a spingere quel pullman verso nuovi campi e nuove vittorie.
Grazie ragazzi, grazie mister, questa sera è sicuramente molto più bello essere foggiani a dispetto e alla faccia di chi ci vuole male.
Alberto Mangano – www.newsrossonere.blogspot.it
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