Foggia all’Arechi a trazione anteriore. Spazio al tridente Sarno-Iemmello-Cavallaro
Le dichiarazioni della vigilia non lasciano spazio a dubbi: il Foggia verrà a Salerno giocando a viso aperto e per portare a casa l’intera posta in palio senza paura della seconda della classe e dei diecimila dell’Arechi. Se è vero che tutte o quasi le squadre affrontate in casa sin qui si erano dette pronte “a non fare barricate” per poi difendersi in 11 dietro la linea della palla, è altrettanto vero che non è nel Dna dei rossoneri attendere l’avversario per poi ripartire in contropiede. Già all’andata, come ricorderete, il Foggia riuscì a costruire una decina di interessanti palle gol, costringendo Gori ad effettuare una serie di parate eccellenti e sfiorando addirittura il vantaggio al 94′. Era una Salernitana, come oggi, in emergenza, costretta a difendersi con il giovane ed acerbo Svonja, penalizzata dalle decisioni arbitrali e che, per un’ora, pur non creando molti pericoli era stata quasi perfetta dal punto di vista tattico.
Oggi i granata non avranno alternativa alla vittoria e l’atteggiamento spavaldo del Foggia lascia presagire 90 minuti di grande spettacolo e forti emozioni. De Zerbi si affiderà al solito 4-3-3: Narciso in porta, difesa con Bencivenga e Potenza terzini ed il tandem Potenza-Gigliotti al centro, a centrocampo l’ex Agnelli in cabina di regia affiancato da Quinto e Minotti, in avanti il recuperato Iemmello guiderà l’attacco supportato da Cavallaro e, soprattutto, da Sarno, ormai da due mesi e mezzo vero e proprio trascinatore della formazione pugliese. Nella rifinitura di ieri, il trainer rossonero ha provato anche l’ex Catanzaro Barraco come mezz’ala destra del centrocampo, un atteggiamento tattico troppo spregiudicato che potrebbe essere, eventualmente, riproposto in corso d’opera. In panchina scalpita l’attaccante centrale Leonetti, pronto a dar vita ad una staffetta con Iemmello nella ripresa.