Foggia, avv. Chiacchio: “La Commissione aveva espresso parere negativo nei confronti del Lecco”
“In merito alla decisione presa dal Consiglio Federale, riguardante l’accoglimento dell’iscrizione del Calcio Lecco 1912 al campionato di Serie B 23/24, il Calcio Foggia comunica di aver dato mandato all’Avvocato Eduardo Chiacchio, che davanti al Collegio di Garanzia dello Sport presso il C.O.N.I., presenterà ricorso con scadenza Lunedì 10 Luglio 2023“. Così, con questo comunicato, la società rossonera, ha voluto annunciare il ricorso avverso la decisione del Consiglio Federale. Ai nostri microfoni è intervenuto l’avvocato Eduardo Chiacchio, legale difensore dei pugliesi, per esaminare la situazione della società. Il Foggia è tenuta a presentare il ricorso entro i termini prestabiliti. Di seguito, le sue principali dichiarazioni.
Avv. Chiacchio: “Abbiamo già fatto la richiesta agli atti del Consiglio”
L’avvocato Chiacchio, dopo la decisione del Consiglio Federale, è stato incaricato dal presidente del Foggia Nicola Canonico di presentare il ricorso avverso la decisione riguardate l’accoglimento dell’iscrizione del Lecco al prossimo campionato di Serie B. L’esperto di diritto sportivo ha così analizzato la situazione del Foggia: “La nostra posizione è quella di controinteressata. Stiamo lavorando a ritmo forsennato. Presenteremo il ricorso presso il Collegio di Garanzia del CONI. Dopo il Consiglio Federale abbiamo subito fatto la richiesta di accesso agli atti. La Commissione aveva espresso parere negativo nei confronti del Lecco“.
“I contenziosi sono fisiologici, si verificheranno sempre”
Proseguendo, l’avvocato ha voluto parlare della Giustizia Sportiva e dei ricorsi che si susseguiranno nel corso dell’estate: “I contenziosi nel mondo del calcio sono fisiologici, si verificheranno sempre. Sono situazioni che sono difficili da prevedere. Lo dico sempre ai miei clienti: “Si può vincere sempre sul campo, ma poi c’è sempre la vittoria in tribunale da conquistare“. Sappiamo che non sarà semplice, ma vogliamo far valere le nostre ragioni nelle sede competenti“.
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