Il Foggia Calcio è un patrimonio che va al di là dello sport. È un simbolo del nostro orgoglio e della nostra identità, che non appartiene soltanto al comune capoluogo ma all’intera Capitanata. La situazione che sta vivendo l’attuale compagine societaria merita dunque il massimo della vicinanza e del sostegno.
Tanti sono stati i sacrifici compiuti dai soci per riportare la squadra nel calcio che conta, per restituire la Serie B ad una piazza che ha vissuto momenti esaltanti nella sua storia e che è stata apprezzata ed invidiata perfino nella massima categoria. Oggi più che mai bisogna essere accanto alla famiglia Sannella, alla quale rinnovo il mio grazie più sincero, che ha reso possibile ciò che sino a pochi anni fa sembrava un sogno irrealizzabile.
Non è un mistero che in queste settimane si stia lavorando per individuare un nuovo partner per la società, anche in ragione di quello che il Foggia Calcio rappresenta, di ciò che questa squadra mobilita in ogni parte d’Italia in cui è chiamata a giocare, delle decine di migliaia di spettatori che nelle gare casalinghe affollano lo stadio ‘Pino Zaccheria’, del parco calciatori che possiamo a giusta ragione vantare.
Io stesso sto dando una mano in questa direzione, nella convinzione che il salto di qualità compiuto recentemente renda la prima squadra di calcio della città assolutamente appetibile dal punto di vista degli investimenti imprenditoriali. Società, dirigenza, calciatori e dipendenti devono quindi sentire in modo chiaro l’affetto ed il sostegno nostra comunità e del territorio. Tutti siamo impegnati nella conclusione di un campionato delicato, che bisogna continuare ad affrontare con determinazione ed ottimismo.
Voglio specificare che il riferimento alla onerosità dei contratti, formulato in una mia intervista televisiva, non era in alcun modo legato all’operato dell’attuale Direttore Sportivo, Luca Nember, al quale va la mia stima personale.
Allo stesso modo la formula del cosiddetto azionariato popolare non è una opzione immediata né una idea della società. È un mio desiderio personale per il futuro, perché credo che l’azionariato popolare possa essere uno strumento utile a raggiungere risultati ancora migliori ed a rafforzare il patrimonio economico ed il legame tra calcio e cittadini, tra società e tifosi, come dimostrato nelle blasonate realtà in cui questo modello è stato applicato.
Fonte: Telefoggiatv.it