Foggia coccola Miguel Angel Maza, dalla Spagna con passione: “Mi manda Guardiola, ma l’Inter fu vicinissima”
E’ partito dalla Spagna, col sogno di conquistare il mondo intero. Capelli a caschetto biondi, italiano non perfetto ma comprensibile. Timido dal tono di voce, deciso in campo quando dribbla gli avversari. “Non è facile tenere sempre i ritmi alti…”, confessa sussurrando. Eppure il Foggia è lì, in zona play-off. Cullando quel sogno chiamato Serie B. Trascinato da chi? Si chiama Miguel Angel Sainz-Maza e lo manda direttamente… Guardiola. Sì, Pep. Che nel 2011 ha pressato affinché lasciasse il Racing Santander per volare al Barcellona. Giovedì contro il Matera un altro gol, il secondo della stagione: “Quella di giovedì – spiega a GianlucaDiMarzio.com – era una partita importante, l’ultimo treno per restare attaccati al sogno play-off. Ho segnato, ho aiutato la squadra e sono molto contento per questo. Ora testa alla prossima sfida che sarà anch’essa importante”.
De Zerbi è il vero segreto del Foggia?
“E’ un allenatore al quale piace giocare la palla, gli piace la gente di qualità. Chiede sempre di più, ho imparato molto quest’anno. Sono stato infortunato prima, non ero in forma. Adesso invece ce l’ho, sta andando”.
Da Reggio Calabria a Foggia. Cosa è successo lo scorso anno?
“C’erano tanti problemi di società, si sta vedendo anche quest’anno. La squadra c’era ma c’erano diversi motivi che non aiutavano. Io arrivavo dal Barcellona, quella situazione era totalmente nuova…”.
Ha detto Barcellona. E’ vero che la ha voluta Guardiola in persona?
“Sì, lui mi voleva. Mi è arrivata una chiamata e mi hanno detto di andare al Barcellona, mi desideravano a tutti i costi e sono andato. Non ci credevo, ma piano piano ho coronato questo sogno. Ho iniziato ad allenarmi con loro, poi giocare. Peccato, perché non ho più né visto né sentito Guardiola da quando è andato via”.
Barcellona, vero. Ma anche l’Inter l’ha corteggiata…
“Sì, esatto. L’anno che sono andato al Barcellona mi ha chiamato l’Inter ma alla fine ho deciso per il Barcellona nonostante l’Inter fosse un grande club”.
Ci racconta Messi? Qual è il suo segreto?
“E’ un grandissimo calciatore, una persona umile che aiuta tanto i giovani. Ricordo che un giorno che dopo l’allenamento stavo facendo la doccia accanto a lui. Un sogno per me, che fino a due mesi prima lo guardavo in televisione”.
Che obiettivi ha per il tuo futuro?
“Mi piacerebbe arrivare in alto, più in alto possibile. Ma devo lavorare tanto. Come idoli ho Iniesta, ma anche Pogba è un grande campione. Sarebbe un sogno giocare con loro”. Con l’umiltà di sempre, per chi è partito dalla Spagna – passando per Foggia – pronto per conquistare il mondo intero.