Foggia, cresce la paura. Col Livorno serve vincere e convincere

Foggia, cresce la paura. Col Livorno serve vincere e convincere

Cresce la paura, come non mai. E adesso il Foggia trema. I rossoneri sono consapevoli di essere lontani dal traguardo a lungo sperato, inseguito. Dopo la sconfitta rimediata al “Penzo” contro il Venezia il l’obiettivo salvezza è scappato via. Ora è un qualcosa di distante, quasi metafisico. Resta l’amarezza di una partita comunque non all’altezza: un passo indietro notevole dopo le prestazioni positive precedenti. Al Foggia manca la fame, la cazzimma, la voglia di chi vuole salvarsi, costi quel che costi. La partita contro il lagunari è la fotografia di una stagione tormentata. Lo spettro dei playout (e non solo) incombe minaccioso, ma non bisogna allentare la presa, anzi.

All’orizzonte c’è il match casalingo contro il Livorno: serve vincere e convincere. Serve uno sprint notevole per tenere accesa la fiammella chiamata salvezza diretta. Una speranza flebile, incerta, consumata, ma presente. A cinque partite dalla fine Grassadonia è chiamato all’impresa. Cambiare volto al Foggia: trasformarlo in una bestia affamata, cattiva, cinica. E nell’occasione ecco arrivare proprio quel Livorno che gli costò l’esonero. Il tecnico salernitano vuole la rivincita. Vietato sbagliare quindi: e allora corri Foggia! La salvezza è lontana, ma tu… corri!