Foggia, due punti persi a Cesena, davanti a 4000 tifosi. Quinta rimonta subita

Foggia, due punti persi a Cesena, davanti a 4000 tifosi. Quinta rimonta subita

Non è bastata la miglior prestazione stagionale in trasferta, né essere stati due volte in vantaggio di due gol, con un avversario alle corde pronto soltanto a ricevere il colpo del ko, per portarsi a casa una vittoria che il Foggia aveva decisamente meritato.
In pochi minuti i satanelli hanno disfatto quanto faticosamente costruito in 35 minuti di un secondo tempo nei quali il Cesena di Castori è parso impotente, di fronte ad una superiorità a tratti imbarazzante dei rossoneri.

I due gol presi negli ultimi 7 minuti per il definitivo 3-3 finale testimoniano i problemi cronici di questo gruppo; la quinta rimonta subita in dieci partite di campionato, le 24 reti incassate sono numeri che preoccupano più dell’attuale posizione in classifica.
Incapacità di gestione, limiti caratteriali, inesperienza,;diventa complicato capire le cause di quanto visto ieri e non solo ieri.
Il non saper gestire i momenti cruciali della gara contro avversari rassegnati alla sconfitta, come il Cesena visto ieri dopo l’eurogol di Mazzeo del temporaneo 3-1, è diventata una costante alla quale non si riesce a porre rimedio.

I quattromila tifosi rossoneri presenti al Manuzzi,  in una cornice di pubblico degna di categorie superiori, hanno lasciato lo stadio delusi e rassegnati.
Il gioco messo in mostra per larghi tratti è l’unico aspetto che lascia ben sperare; il concetto del mister di arrivare al risultato attraverso la prestazione dovrebbe alla lunga dare ragione a Stroppa.
Il problema è che alla fine quanto faticosamente costruito sia difeso e portato a casa. Questo gruppo non pare essere in grado di farlo, probabilmente, anzi sicuramente, per un mercato non all’altezza che ha consegnato a Stroppa una rosa incompleta, priva di elementi di categoria, di esperienza, di gente che sappia cosa fare nei momenti decisivi della partita.

Gennaio è lontano,  e sarà necessario stringere i denti per arrivarci in una posizione di classifica dignitosa per cercare di rimediare con interventi mirati sulle innumerevoli lacune messe in mostra in queste settimane; la rosa è corta, numericamente e qualitativamente modesta, priva dietro di esterni di ruolo, ed in mezzo al campo, eccezion fatta per un Antonio Vacca, di categoria superiore,  di gente con personalità che sappia gestire i momenti decisivi di una partita, proprio come gli ultimi sette, sanguinosi minuti finali del pomeriggio di ieri.

Fonte: www.solocalciomercato.net