Foggia, Grassadonia: “Un sogno che si avvera”. Nember: “Presidente Entella rimasto a gennaio”
Quest’oggi Gianluca Grassadonia si è presentato ai giornalisti, nella sala stampa del Pino Zaccheria, come nuovo allenatore del Foggia.
A introdurlo è il direttore sportivo Luca Nember: “Questa è la prima volta che presento un allenatore, lo faccio con piacere. E’ stata una scelta forte ed il fatto che abbia giocato a Foggia è una caratteristica da tenere in considerazione, l’impatto con la piazza è fondamentale per capire come si vive. Foggia è un palcoscenico diverso rispetto ad altre realtà. Il mister è stato già seguito da me in passato, lo ringrazio per aver accettato un progetto biennale. Son sicuro che ce la metteremo tutta, già dicevo che oltre l’Empoli ed il Foggia, la Pro Vercelli era la squadra che giocava meglio. Indipendentemente dalla fine che ha fatto, rimane il lavoro ed i concetti che un allenatore può esprimere. Siamo convinti di aver fatto una scelta importante e giusta che sicuramente porteremo avanti con forza, gli daremo tutto il supporto possibile e una solidità che ci possa dare delle soddisfazioni“.
Finalmente parla Grassadonia, per la prima volta da allenatore del Foggia: “A differenza del direttore parlo un po’ di meno, sono contento: è un sogno che si avvera. Ringrazio la proprietà, il direttore nello specifico per avermi scelto. Non ci ho pensato niente quando sono stato chiamato, ho accettato con entusiasmo: è un cerchio che si chiude. Sono arrivato da calciatore alle prime armi e ho avuto il piacere di esordire in Serie A con un maestro, Zeman. Sono convinto che io, assieme al mio staff, daremo il massimo per arrivare a fare un certo tipo di lavoro“.
Sul calciomercato: “Col direttore staremo insieme domani, a me non piace fare mercato, piace allenare i calciatori. Il direttore mi ha sorpreso perchè in gran segreto sono stato spiato e seguito, per questo mi conosce bene. Conosce le caratteristiche dei calciatori che mi piacerebbe allenare. Deli è un calciatore fantastico, che è stato con me, forse troppo buono. Mi piacerebbe allenare, poi deciderà la società. Alleno chi mi viene messo a disposizione, partiamo da una rosa importante, speriamo che i calciatori migliori possano restare“.
Grassadonia avrebbe scelto di allenare il Foggia anche in Serie C? “Assolutamente sì. Sono sempre stato convinto che la giustizia avesse fatto il suo corso, così è stato“.
Sulla pesante penalizzazione inflitta dalla giustizia sportiva: “Non dobbiamo pensare a questo meno quindici. Dobbiamo pensare a lavorare, a conoscerci bene. Il percorso è lungo, per quanto troviamo una squadra tracciata. Ogni allenatore ha un modo di sviluppare e vedere il calcio. La società farà il suo percorso, noi faremo il nostro sul campo. Quello che succede fuori ci interessa ben poco“.
Come giocherà Grassadonia durante la prossima stagione? “Mi piace fare calcio, che la squadra abbia un’idea ben precisa, mi piace cercare di fregare l’avversario e non subirlo, che la squadra abbia concetti. Non mi piacciono i moduli prestabiliti. Penso di avere a disposizione uno staff veramente importante, con il quale lavoreremo bene e ci faremo capire dai calciatori, in modo da avere un’identità ben precisa. Lasciatemi ringraziare anche il gruppo di calciatori che l’anno scorso ho avuto il piacere di allenare, perché tra mille difficoltà sono riusciti a fare qualcosa di importante“.
Sulla squadra che giocherà nella prossima stagione interviene Nember: “Io penso che in base ai concetti che il mister vuole esprimere, cercherò di dare soluzioni confrontandomi con lui. Da stasera in poi speriamo di dare certezze e conferme, il mercato ci dirà cosa possiamo fare”.
E poi il direttore sportivo rossonero aggiunge, con un pizzico di ironia: “Sulla penalizzazione forse il presidente dell’Entella è rimasto al 24 gennaio, ognuno può dire quello che vuole poi ne pagherà le conseguenze“.
Sul capitano Agnelli: “Cristian è cresciuto con me, io ho finito e lui iniziava. Adesso è un uomo ma lo era anche a 18 anni, da questo punto di vista è sempre stato un ragazzo con la testa sulle spalle. Da lui mi aspetto molto, non mi piace guardare la carta di identità ma chi corre. Chi non rientra nei canoni di condivisione di un progetto è fuori. Da Cristian mi aspetto tanto, come mi aspetto tanto dagli altri“.
Sulla rosa rossonera: “Ho allenato Loiacono, a Pagani. Conosco tutti i calciatori, li ho incontrati sia in Serie C che in Serie B, gli altri avrò il piacere di conoscerli in ritiro“.
C’è poi spazio per parlare della piazza rossonera: “Il grande entusiasmo dei tifosi, accoppiata a una società importante e a un direttore giovane e bravo… Penso di essere molto invidiato dai colleghi. E’ un fatto che mi porta grande entusiasmo, se fosse per me sarei partito una settimana fa con il ritiro, purtroppo partiamo tra una settimana“.
A Foggia Grassadonia porterà qualche suo “pupillo”? “Si tratta di avere calciatori che possono aiutare gli altri a crescere in maniera più veloce. Negli anni è successo di avere dei calciatori che sono ripartiti, da stasera in poi cercheremo di parlare col direttore“.
La penalizzazione potrà influire su una possibile promozione in Serie A? “Io parto da zero, non mi piace pensare alla penalizzazione. Dobbiamo partire con le idee ben chiare, con un entusiasmo importante e cercare di crescere giorno dopo giorno. Col tempo capiremo delle cose“.
Infine Grassadonia conclude la sua presentazione parlando del ritiro, in programma tra una settimana: “Cercheremo di avere un organico al 70-80%. Dobbiamo conoscerci, fare un lavoro importante di conoscenza e di concetti. L’ideale sarebbe avere quanto più calciatori a disposizione“.