Foggia, Nember: “Sarei onorato di restare ma serve obiettivo Serie A”
E’ intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione sportiva Kick Off, in onda su Telefoggia, il direttore sportivo rossonero Luca Nember. Ha parlato del momento della squadra e delle voci – da noi riportate questa mattina – su un suo probabile addio a fine stagione in direzione Serie A. Queste le sue parole, iniziando dall’elogio ai tifosi del Foggia:
“Il nostro tifo a Parma credo sia stato un esempio per la città per l’educazione e per il modo che hanno avuto nell’incitare la squadra. Alla fine sono andato volentieri sotto la curva per tutti coloro che sono venuti perché era molto difficile anche organizzarsi. Un tifo così attualmente si piazza tra le prime 5-6 di A in zona Europa League ad un passo dalla Champions (ride, ndr)“.
MERCATO – “A gennaio sono stati fatti dei cambiamenti e la squadra li ha recepiti in maniera importante. Calabresi? Capisco che bisogna sempre cercare il pelo nell’uovo, ho cercato di mettere a disposizione del mister una squadra competitiva, di offrirgli una panchina all’altezza. Dispiace per chi gioca meno, ma il calcio è fatto così. Sta all’allenatore scegliere“.
OBIETTIVO – “A Parma abbiamo espresso per 65 minuti una supremazia importante. Obiettivo play-off? A fine girone d’andata eravamo terzultimi. La Serie B è un campionato molto equilibrato, bisogna stare sempre attenti. Dobbiamo continuare così, pensando alla salvezza che è l’obiettivo primario. Una volta raggiunta poi si può pensare magari a qualcosa di diverso“.
EMPOLI – “Miracolo contro l’Empoli? No, i miracoli sono altri. L’Empoli è una squadra importante, speriamo possano incappare in un risultato negativo. Noi dobbiamo dare tutto, compreso il nostro pubblico che deve spronarci, dev’essere l’arma in più“.
FUTURO? – “Ringrazio la piazza per il supporto, non mi rendo conto magari di aver colpito così nel segno perché sono tutti i giorni al lavoro allo stadio. Detto ciò, sono appena tre mesi e mezzo che sto qui e non penso comunque che una mia partenza possa essere così drammatica. Chi verrà dopo sicuramente farà lavoro importante. Il mio futuro in questo momento è a Foggia e pensiamo a finire bene la stagione con questo gruppo. Non vi nascondo che per me sarebbe un onore portare la squadra nel calcio che conta, so benissimo che una piazza così non ti capita spesso, ma bisogna capire se tutto funzionerà, se le acque si calmeranno e se si potrà programmare. Non ho detto che vado via. Ho solo detto che se la proprietà torna in una situazione tranquilla e conferma quanto promesso tempo fa, sarebbe un onore provare a portarla in Serie A. E’ chiaro che se le cose vanno in maniera diversa, non posso fare mercato ad agosto. Se ci sarà la possibilità nel breve tempo di fare ciò, sarà un buon punto di partenza. C’è una piazza che va riportata nel calcio vero e ci proveremo. Figuriamoci se un professionista come me non si gasa in una piazza così“.
ALLENATORE – “Stroppa è stato martoriato sotto molti aspetti, quando invece fa un gioco importante per questa categoria. Non so quante squadre giocano a calcio come il Foggia. Il suo lavoro è di grande valore“.