Foggia, non puoi sbagliare!

Foggia, non puoi sbagliare!

A distanza di circa 27 anni, il Foggia torna a Catania. Basterebbe questo per caricare di significati quella che una volta era una classica del calcio meridionale. Se poi a tutto questo ci aggiungiamo esigenze di classifica notevoli per l’una e per l’altra squadra, diventa facilmente comprensibile l’importanza di 90 minuti che non saranno decisivi per le sorti del campionato ma certamente sono fondamentali. Nel vecchio “Cibali”, oggi intitolato alla memoria del presidentissimo degli etnei, Massimino, il Foggia cerca di riavviare il motore di quella Ferrari che De Zerbi in avvio di stagione ha lucidato e tirato fuori dalla concessionaria. Il tecnico del Foggia ha annunciato che, nonostante l’elevato coefficiente di difficoltà della sfida, quella col Catania capita a fagiolo. Già, perché in gare come queste le motivazioni non devi certamente andare a cercarle chissà dove, ma arrivano da sole. A maggior ragione se, proprio come il Foggia, sei reduce da una bruciante sconfitta interna che ha allontanato la cima della classifica.

Ecco, il Foggia cerca il pronto riscatto e apre al “Massimino” un poker di gare che da qui a prima di Natale dirà se ha acquisito la giusta maturità per poter pensare davvero da grande. I presupposti ci sono tutti, anche perché non va dimenticato che prima del Monopoli Agnelli e soci avevano infilato quattro vittorie di fila e da tutti erano – e sono – indicati come tra i potenziali protagonisti di questo campionato. A De Zerbi, comunque, non mancano i problemi. Il tecnico deve fare i conti con l’assenza certa di Floriano e quella probabile di Loiacono: in tal caso Coletti arretrerebbe tra i difensori, con Riverola interno di metà campo e Agnelli a dettare ritmi e tempi alla manovra. Per il resto giochi già fatti: Narciso tra i pali, Angelo e il rientrante Di Chiara sulle corsie basse, come detto uno tra Loiacono e Coletti a fare coppia con Gigliotti al centro della difesa; a centrocampo, Agnelli play, Riverola e Gerbo interni e tridente affidato a Sarno, Iemmello e lo spagnolo Maza, in vantaggio su Viola. I problemi tuttavia non mancano nemmeno al dirimpettaio di De Zerbi, l’ex difensore di Lazio e Milan, Pippo Pancaro, oggi alla guida del Catania: l’allenatore dei siciliani deve fare a meno di qualche pedina, una su tutte, Russotto, valore aggiunto del reparto avanzato.

Fonte: www.palloneinpoltrona.altervista.org