Proviamo a mettere da parte quello che è accaduto nei giorni scorsi. Anche se, obiettivamente, non è compito semplice. Resta ferma e decisa la condanna per il vile atto incendiario alla porta dell’abitazione del calciatore del Foggia, Federico Gentile, un gesto sconsiderato e criminale che avrebbe potuto provocare conseguenze drammatiche. Investigatori ed inquirenti sono al lavoro per assicurare – presto – alla giustizia chi ha commesso questo atto. Su questo triste episodio si sono d’altronde già dette e scritte tante parole ed è per questo che preferiremmo voltare pagina (nell’attesa che le forze di polizia e la magistratura diano le giuste risposte) provando a parlare di quello che più ci piace, ovvero di calcio.
Con addosso la maglia celebrativa di questo sempre più tormentato centenario, il Foggia affronterà domani pomeriggio il Palermo allo Zaccheria. Una sfida che richiama palcoscenici e momenti decisamente più brillanti per le due compagini, che incrociarono per l’ultima volta i propri destini due stagioni fa, in B. E in quell’occasione a spuntarla furono i rosanero.
Domani sarà un’altra storia e se i favori del pronostico penderebbero più dalla parte dei siciliani, l’imprevedibilità di questo “strano” campionato invitano alla cautela chi ama fare pronostici. Questo Foggia così bistrattato, spesso pure esteticamente “sporco” e “cattivo”, tuttavia è sempre più mina vagante. Già, si potrà pure storcere il naso e contestare a prescindere ma 18 punti conquistati non sono pochi per una squadra quasi del tutto nuova di zecca, costruita all’ultimo istante e composta, per lo più, da calciatori che non hanno nemmeno svolto il ritiro precampionato.
Quella di domani può essere davvero una sfida spartiacque: l’obiettivo resta sempre quello della permanenza ma un eventuale successo contro il Palermo darebbe ulteriore consapevolezza e maggiore fiducia ad un gruppo che, chissà, potrebbe davvero sorprendere tutti. Anche chi su di esso non ci ha mai scommesso un centesimo bucato…
Carmine Troisi