Foggia, quando il calcio è rosa

Foggia, quando il calcio è rosa

Il calcio a tinte rosa sta prendendo piede anno dopo anno, dalla Nazionale femminile alle squadre di ogni serie e finalmente sarà anche il primo sport italiano femminile a diventare professionista dalla stagione 2022/23. Con questo reportage,  foggiacalciomania.com compie un viaggio all’interno del Settore Giovanile Femminile del Calcio Foggia 1920.

Domenico Cataneo, dirigente e responsabile del settore femminile del Calcio Foggia, ci parla della realtà “rosarossonera”.

Quando è nata, a Foggia, l’idea di strutturare un settore femminile?

Il progetto femminile nasce 6 anni fa. Tutto ha avuto origine dalla necessità di completare la programmazione del settore giovanile del Foggia Calcio, con la nascita del calcio femminile. Io ed il mio staff abbiamo da sempre lavorato nel mondo femminile, soprattutto nel calcio a 5 ma, da subito, siamo stati felicissimi di dar vita a questa nuova realtà. Con grande passione ed impegno, anno dopo anno siamo riusciti a portare avanti questo progetto, anche dopo il fallimento del Foggia Calcio e la ripartenza dalla Serie D. Siamo orgogliosi di questa responsabilità e la testimonianza del buon lavoro è il mini-mondo sportivo di questa stagione che può vantarsi della presenza di tre gruppi del settore femminile del Calcio Foggia: Under 17, Under 15 e Under 12.

Il calcio femminile da qualche anno a questa parte sta attirando l’interesse internazionale. Anche i grandi media dedicano i loro canali per trasmettere le partite. In una visione più ampia, cos’ha pinto l’industria calcio ad integrare prepotentemente le donne?

Sono certo che tutto questo interesse è stato semplicemente dovuto ad un riscontro oggettivo della realtà.  Non si è più potuto non evidenziare come nel pianeta calcio, esisteste un grandissima passione per questo sport, anche nel mondo del femminile. Certamente l’attenzione dei media ha offerto e continua ad offrire una grande visibilità, che comporta un grande beneficio a livello d’immagine e di conoscenza. Ma, il calcio ed il mondo femminile è una realtà conclamata ed assolutamente importante.

Per sfatare ogni tipo di tabù: davvero per una donna giocare a calcio è più difficile che per un uomo?

La problematica non è la difficoltà, perché come in tutte le situazioni della vita, dove vi è una passione alla fine ci si riesce sempre. Certamente non sono numerose, come nel maschile, le società di puro settore giovanile al femminile. Il mio messaggio è soprattutto alle mamme di questa bambine e ragazze. A volte si crede che sia poco opportuno per una bambina, svolgere come attività sportiva, quella per il calcio. Io dico semplicemente di non pensare che esista uno sport che non sia “opportuno” per una donna. L’impegno e la passione di queste ragazze è esemplare. Lasciamo che il tempo possa poi determinare se si tratta di una semplice attrazione o realmente è una scelta definitiva. Intanto si svolge un’attività sportiva e sociale che può comportare dei benefici per la bambina che si avvicina a questo mondo.

Il vivaio woman ha già dato i suoi frutti e il frutto più prelibato porta il nome di Tessa Mendolicchio. È così?

Come ho già detto noi siamo orgogliosi di questa nostra realtà. È scontato che i traguardi raggiunti da Tessa ci rendono felici. In questo tipo di risultato sono diverse le componenti che contribuiscono affinché si possa realizzare una crescita così importante. La ragazza e la sua applicazione e disponibilità al sacrificio, sono certamente le componenti più importanti. Ma il grazie va anche alla famiglia e al supporto costante. Poi non bisogna dimenticare il valore tecnico e umano di tutti coloro che stagione dopo stagione hanno contribuito all crescita della ragazza sotto tutti i punti di vista. Resta fondamentale che non bisogna mai trascurare lo studio. Ho sempre ribadito alle mie ragazze che bisogna dare priorità sempre allo studio. Poi il tempo ed il lavoro determineranno il futuro sportivo. Sono certo che altre ragazze della nostra realtà si potranno togliere altre soddisfazioni simili.

Parlando di attualità, come sta andando il cammino della formazione U15 e di quella U17?

Siamo ad inizio stagione. Abbiamo conosciuto due gruppi di ragazze che dimostrano grande passione ed impegno. Certamente ci divertiremo. Mi auguro che tante altre ragazze bambine possano continuare ad unirsi a noi per rendere questa creatura del Calcio Femminile sempre più ricca e seguita. Ringrazio tutte le famiglie che aiutano e si sacrificano per le proprie figlie a seguire gli allenamenti e le gare. In maniera particolare, a tutte quelle ragazze che vengono anche dalla provincia.

Chi fa parte di questo progetto oltre lei?

Questa domanda mi fa molto piacere. Mi offre l’opportunità di ringraziare le proprietà che si sono succedute negli anni alla guida del Calcio Foggia ed hanno sostenuto il calcio femminile. Ma il mio ringraziamento particolare va ai miei collaboratori, senza il loro impegno e la loro professionalità non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo: Mister e dirigente responsabile Inneo Vincenzo, la responsabile dell’aspetto fisico e tecnico, diplomata ISEF, Rosanna Garruto e il preparatore tecnico dei portieri Walter Chinni.

Se dovesse lanciare un messaggio alle bambine e alle ragazze che amano il calcio, cosa direbbe per farle avvicinare a questo mondo?

Di non aver nessun timore. Di provare a crederci sempre in qualsiasi passione. Il calcio è uno sport bellissimo. Ed è uno sport che qualsiasi ragazza/bambina può praticare. Noi siamo a vostra disposizione. Il Calcio Foggia femminile è una splendida realtà, che ci fa divertire, ci permette di fare sport e coinvolge, unisce più di 50 ragazze dai 6 ai 17 anni. Vi aspettiamo!

Assunta La Riccia