Foggia, quattro imprenditori, uno stallo societario: come andrà a finire?
Anche nell’anno del centenario, in Serie D, i tifosi del Foggia – ormai temprati da varie disavventure – sono costretti ad assistere a diverse vicissitudini societarie. Sicuramente diverse e meno gravi da quelle della scorsa estate, quando dopo la retrocessione dalla Serie B e dopo un mese di stallo dovuto ai ricorsi e controricorsi nei vari tribunali – la famiglia Sannella abbandonò improvvisamente la guida del club dauno, costringendolo di fatto (otto anni dopo) ad una nuova ripartenza dai dilettanti.
Ma la situazione, al momento, non è sicuramente rose e fiori: Maria Assunta Pintus – socia di maggioranza, assieme a Felleca, della “Corporate Investments Group” (società che controlla l’80% delle quote del Foggia, l’altro 20% è in mano all’amministratore delegato Davide Pelusi) – ha più volte dichiarato di voler rilevare il restante 50% delle quote del presidente rossonero in seno alla Corporate, per poi portare avanti il progetto.
D’altra parte, il presidente Roberto Felleca ha individuato nell’imprenditore foggiano Raffaello Follieri l’uomo giusto per andare avanti: l’ex “finanziere di Dio”, intervenuto ieri sera a Kickoff su Mitico Channel e TeleBlu, ha dichiarato di aver trovato un accordo con il numero uno rossonero: Follieri vorrebbe rilevare il 100% delle quote societarie, ma al momento risulta bloccato dalle intenzioni della Pintus.
E allora quale sarà il futuro del Foggia? L’unica soluzione, ovviamente, è soltanto quella di trovare un accordo tra le parti. Altrimenti tra le varie ipotesi – dipende dallo statuto della società – c’è quella della liquidazione giudiziale: lo scioglimento per conseguimento dell’oggetto sociale o per sopravvenuta impossibilità di conseguirlo.