Il Foggia torna all’antico. Preoccupa il futuro dei rossoneri
La brutta sconfitta di venerdì sera ad opera del Crotone, nell’anticipo di campionato, ha fatto riemergere antichi problemi che avevano caratterizzato la prima parte di stagione e che avevano portato alla decisione di cambiare guida tecnica. Uno stop che ha rappresentato un notevole passo indietro rispetto alle prove gagliarde con il Verona e a Carpi. Due gare in cui i rossoneri sono andati a punti senza sfoderare prove esaltanti sotto il profilo del gioco ma che avevano ridato fiducia ad un gruppo capace di ricompattarsi e mettere in campo la grinta ed il cuore tipici di questa categoria.
Lo stesso Pasquale Padalino aveva sottolineato, nell’occasione, il carattere del suo gruppo. Contro la formazione dell’ex Giovanni Stroppa il Foggia non solo ha dimostrato di avere poche idee in campo ma, soprattutto nella prima frazione di gioco, non ha messo in campo quella concentrazione e quel mordente che servono per imporre la propria forza tra le mura amiche. Il Crotone, infatti, non ha impiegato molto per avere ragione dell’avversario se è vero come è vero che dopo appena tredici minuti i calabresi erano andati a segno per ben due volte. Due reti figlie di altrettanti svarioni della retroguardia che ci ha messo sicuramente del suo per aprire immense praterie agli avanti ospiti. L’aspetto più preoccupante è che Martinelli e compagni hanno subìto ben 33 reti dopo venti giornate e che sono la penultima difesa del torneo dietro il Carpi che ha fatto peggio con 36 gol al passivo.
E gli errori non si riescono a correggere nonostante si lavori anche su questi aspetti tecnico-tattici da diverso tempo. Camporese infortunato di lungo corso, Tonucci che ha riportato una distorsione alla caviglia e che dovrà stare fermo qualche settimana richiamano l’attenzione della Società che dovrà provvedere, in questi ultimi giorni di mercato, a puntellare la difesa con almeno due elementi senza parlare poi di un centrocampo che ha dimostrato anche venerdì sera di mancare di qualche calciatore capace di alzare l’asticella di una formazione che sulla carta sembra essere già forte ma che fino ad oggi ha mostrato tutta la sua fragilità. Un mercato, quello che chiuderà i battenti giovedì 31 Gennaio, dal quale il Foggia dovrà uscire rafforzato se si vorrà uscire al più presto da questa situazione antipatica di classifica.
Dopo la debacle con il Crotone siamo certi che mister Padalino non avrà un compito semplice se è vero che, anche con il cambio in panchina, non si è riusciti a dare quella sterzata decisiva al campionato del Foggia. A questo punto il dubbio nasce spontaneo. Ma siamo sicuri che i problemi del Foggia di questa stagione siano da ricercarsi solo nella guida tecnica?
Tiziano Errichiello – www.mitichannel.it