Siamo giunti all’ultimo atto della stagione regolare. Poi il Foggia giocherà almeno un turno dei play off, magari qualcuno in più, chissà…
Ma successivamente agli spareggi si aprirà inevitabilmente l’argomento programmazione. Già, perché messa in archivio la stagione tuttora in corso (ed in corsa…) sarà inevitabile cominciare a tratteggiare il Foggia che verrà. Che, va detto, al momento è indecifrabile e probabilmente molto dipenderà anche da come verrà chiusa la stagione sul campo.
La partita contro il Catania e la disputa successiva degli spareggi promozione contribuiranno, insomma, all’ampia riflessione proiettata nel futuro. Certo è che saranno tanti i temi da affrontare e saranno altrettanti i nodi che Maria Assunta Pintus ed i suoi più stretti collaboratori dovranno sciogliere. Il Foggia del futuro dovrà necessariamente alzare l’asticella delle ambizioni e la riforma annunciata obbligherà la proprietà a costruire una squadra da primi posti per centrare quantomeno l’obiettivo di prendere parte alla ormai probabilissima serie C d’élite, che nelle intenzioni andrà a sostituire l’attuale terza serie riducendo in maniera sostanziale il numero delle squadre partecipanti da 60 a 18, massimo 20.
Il resto, nella migliore delle ipotesi, finiranno nella vecchia (e vicina ad essere ripristinata) C2, tranne ovviamente le retrocesse che ricominceranno dalla serie D. Se, come pare, la riforma sarà operativa già dalla stagione 2022/23, al Foggia non resta che attrezzarsi per evitare di lasciarsi sfuggire l’occasione. Ma, come detto, tanti sono i quesiti, sia sul fronte tecnico che dirigenziale. Si ripartirà da Marchionni? Sarà ancora Ninni Corda il direttore tecnico? Cosa si intenderà fare dei calciatori sotto contratto? E di quelli con contratto a scadenza il prossimo 30 giugno, come per esempio Rocca?
E poi ancora si proverà quantomeno a rinnovare qualcuno dei diversi prestiti? Le risposte arriveranno nelle prossime settimane. Dopo che il campionato e i play off saranno definitivamente in archivio. Fino ad allora le attenzioni saranno naturalmente rivolte unicamente al campo. Ma poi…
Carmine Troisi