Giovanni Stroppa: il condottiero del Foggia, una squadra che fa sognare

Giovanni Stroppa: il condottiero del Foggia, una squadra che fa sognare

Quanto c’è di Stroppa nella squadra del Foggia Calcio? E’ una domanda che ha posto proprio l’allenatore rossonero durante la conferenza che ha tenuto prima della partita contro il Frosinone. Stroppa in quell’occasione aveva dichiarato: “Si è sempre detto che c’era la mano di qualcun altro nel mio gioco (riferimento al suo predecessore Roberto De Zerbi) sono passati due anni e mi piacerebbe che siate voi a dire quanto c’è di Stroppa nel Foggia”. Ad oggi con un campionato di serie B concluso a 58 punti, solo due dai playoff, giocato con ottime prestazioni, soprattutto nel girone di ritorno, con giocatori diversi, rispetto alla squadra del suo predecessore, ed un modulo, il 3-5-2, nuovo per il gioco dei rossoneri, possiamo affermare che nel Foggia c’è molto di Stroppa.

L’allenatore rossonero è riuscito a portare il suo gioco nella testa dei giocatori, un lavoro che non è stato semplice. In questo campionato di serie B però di Stroppa c’è molto, soprattutto nel cambio del modulo. La stagione non è stata semplice, con un inizio di campionato difficile per i rossoneri che hanno dovuto lottare per la salvezza nel girone di andata ma che si sono ritrovati quasi in zona playoff nel girone di ritorno. L’obiettivo del Foggia, arrivare a quota 50 punti, è stato raggiunto con 6 giornate di anticipo. Questo è un dato significativo perché dimostra come Stroppa e i suoi calciatori siano stati bravi nel risolvere quelle piccole difficoltà riscontrate nel girone di andata. Mister Stroppa è stato troppo spesso bersagliato da critiche gratuite e troppo forti ma che non hanno mai scomposto l’allenatore rossonero rimasto alla guida della squadra e sempre appoggiato dalla fiducia della società. Il merito di questo ennesimo obiettivo raggiunto è sicuramente di Stroppa, il condottiero di una squadra che ormai ci ha abituati a sognare. Lui era convinto dall’inizio della stagione che questa squadra fosse competitiva con le altre e che avrebbe sicuramente lottato per qualcosa di importante.

I passi falsi del girone di andata sono stati subito archiviati dalla squadra che, grazie a qualche innesto giusto (vedi Kragl), è riuscita a realizzare quattro vittorie consecutive, arrivare a 2 punti dalla zona playoff, a 21 punti dalla zona retrocessione diretta. Sono numeri importanti per una squadra che arriva dal campionato di Lega Pro. Inoltre, Stroppa è stato molto bravo nell’isolare la squadra da tutte le vicende societarie che hanno colpito il Foggia. Una della partite che ha significato la svolta per i rossoneri è stata la gara Foggia-Venezia terminata con il risultato di 2-2. Di questa gara sicuramente è stata importante la rimonta del Foggia ma non si può dimenticare la contestazione pacifica a fine partita fatta di fischi, verso i giocatori, e di un coro gridato da una parte della tifoseria: “Stroppa ci senti, te ne vai o no!”.

Questo coro non ha mai colpito Stroppa che ha sempre detto di metterci la faccia in ogni cosa e di prendersi le critiche ma di continuare per la sua strada. E così è stato, un girone di ritorno straordinario che ha fatto ricredere le persone che in lui non credevano più. E tra lo scetticismo generale di inizio stagione, Stroppa si può togliere il sassolino dalla scarpa perché ancora una volta ha dimostrato che il lavoro paga sempre e che le parole se le porta via il vento. Grazie mister Stroppa e grazie ai suoi ragazzi perché avete regalato un altro sogno ai tifosi rossoneri, rimanere in serie B.

Tiziana Cuttano – www.ilfoggia.com