Finisce con un rosso l’imbattibilità di Ermanno Fumagalli, che non potrà esserci ad Avellino, quando i rossoneri dovranno affrontare al Partenio – Lombardi i lupi di Piero Braglia.
Una macchia sulla partita del numero 1 rossonero, che però non sminuisce una comunque prestazione all’altezza della sua esperienza.
Il problema del Foggia contro il Catanzaro è stato senza dubbio l’attacco, vista l’indisponibilità dei tre titolari di punta di Marchionni e l’adattamento di Morrone da mezzala a seconda punta al fianco di Baldé.
Analizziamo quindi i Top & Flop di questo Foggia – Catanzaro.
TOP
Fumagalli: ancora una volta risulta essere decisivo per Marchionni. Sempre pronto a metterci su una palla sporca, aiutato anche dai suoi compagni. Un rosso sacrosanto per la strattonata fatta ad Evacuo. Anche se dovremmo considerarla più un fallo di reazione, perché pochi secondi prima l’arbitro non sanzionava un’ostruzione dello stesso bomber campano ai danni del numero 1 rossonero.
Carlini: per lui, Foggia – Catanzaro è iniziata al 70’. Assist vincente per Di Massimo per lo 0 – 1. Calcio di rigore trasformato dopo il fallo di Fumagalli su Evacuo. Insomma: una giornata da incorniciare. Un po’ meno forse per la difesa rossonera…
FLOP
Germinio: molti si sono meravigliati di non vedere Del Prete titolare, dopo la bella prova contro il Potenza. Evidentemente contro i lucani ha speso troppe energie e il mister ha voluto preservarlo per la trasferta di Avellino. Ha un po’ di colpe sul vantaggio del Catanzaro, poiché sbaglia la lettura difensiva su Carlini, lasciando praticamente un “buco” in difesa, che il trequartista avversario ha sfruttato al massimo.
Il risultato: se avete visto la partita, difficilmente direste che questo sia un passivo meritato. Il primo tempo di Foggia – Catanzaro è stato un match alla pari, nonostante il Foggia giocasse 7 under a zero. Sempre nel primo tempo, sono i padroni di casa ad avvicinarsi più concretamente in zona gol, senza però sfruttarle a dovere (cosa che Marchionni ci tiene a sottolineare in ogni post gara, cioè la poca concretezza sotto porta).
Marco Gabriele Scopece