Ieri il Foggia si è dimostrato superiore al Palermo tirando fuori una grande prestazione, rimediando al 3 – 0 dell’andata al Barbera con un sonoro 4 – 1 allo Zaccheria.
Ma non che Zeman avesse qualche dubbio in merito, visto che lo ha ribadito anche in conferenza stampa post – gara. Con tanto di numeri alla mano.
Forse però il vero problema del boemo adesso non è tanto lo scetticismo intorno alla squadra, quanto la perdita continua di pezzi della rosa.
Out per infortunio Alastra e Volpe ed ennesimo stop per Di Pasquale, per non parlare delle condizioni non ancora al top di Rocca.
Tanti fattori che rendono ancora più in salita la strada verso i playoff, che potrebbe da ieri sera essere ricominciata.
Vediamo ora chi sono i Top & Flop di questo Foggia – Palermo.
Top
Joao Domingo Dalmasso: da 3° a nuovo numero 1 in porta nel giro di 25’. La partita la comincia prima Volpe, che sostituiva Alastra squalificato (ed infortunato). Poi sfortunatamente per Zeman anche lui deve alzare bandiera bianca per un problema all’inguine, così è l’occasione giusta per l’ex San Severo e l’Aquila di mettersi in mostra sul manto erboso dello Zaccheria.
È decisivo nello scodellare con i giri giusti un pallone per Curcio, che servirà l’assist decisivo a Merola per il 2 – 1 ed è molto attento nel chiudere lo specchio sul possibile 4 – 2 di Soleri.
Alessandro Di Paolantonio: è sicuramente l’MVP della serata di ieri. Mette subito le cose in chiaro su chi si conquisterà alla fine i 3 punti, punendo subito Pelagotti al 4’ del 1° tempo. Serve un assist calibrato al millimetro per il suo compagno mezzala Vincenzo Garofalo, riuscendo a battere l’estremo difensore rosanero disattento nel coprire il suo palo.
Flop
Alberto Pelagotti: non proprio una bella gara per uno della sua esperienza in Serie C. Ha pagato a caro prezzo due disattenzioni: la prima, sul tap – in poi vincente di Garofalo, che ha approfittato della scarsa copertura sul 1° palo; la seconda è la poca reattività dimostrata sul tiro ravvicinato di Curcio, che ha portato lo stesso numero 10 ad insaccare la rete del 4 – 1.
Matteo Brunori: l’unico gol del Palermo nasce da un infortunio fisico del portiere rossonero, che ha lasciato completamente la porta sguarnita. I giocatori in campo sono rimasti increduli dalla scelta del numero 9 rosanero di segnare, nonostante un giocatore del Foggia fosse a terra. Mettere la palla fuori sarebbe stato un segno di sportività. Purtroppo per queste cose c’è l’arbitro che dovrebbe fischiare l’interruzione del gioco, altrimenti l’azione continua regolarmente.
Marco Gabriele Scopece