Il Miracolo dei nostri tre angeli, quello di aver unito gli ultras di tutta Italia
L’emozione è forte, la percepisci in ogni sguardo della gente, in ogni respiro, con le lacrime che scendono come una pioggia di dolore e disperazione per i famigliari di tre ragazzi che avevano una sola passione: il Foggia. In quello stadio dove fino all’altra domenica incitavano i loro ragazzi per portarli alla vittoria sul Taranto, nelle ultime ore le parole dell’arcivescovo di Foggia Monsignor Ferretti portano a fare delle riflessioni su come la vita possa interrompersi improvvisamente, inaspettatamente. Samuel, Gaetano e Michele non dovevano finire la loro vita così, perché loro, perché tutto questo dolore per le famiglie, per gli amici, per una comunità già colpita da lutti profondi.
Allo Zaccheria difficile dire quanti foggiani e non solo (molti gruppi organizzati ultras sono arrivati da più parti d’Italia) fossero presenti per i funerali. Chi dice diecimila, chi quindicimila. Tutti per dare coraggio alla famiglia dei ragazzi e per pregare per questi tre angeli e per coloro che sono ricoverati in ospedale. Come abbiamo detto più volte ieri, questi nostri angeli un miracolo lo hanno già fatto unendo il mondo degli ultras di tutta Italia. Presente anche il Ministro dello Sport in rappresentanza del Governo nazionale, così come erano presenti altri rappresentanti istituzionali raccolti in un silenzio spezzato poi dall’inizio della messa. Tutto quel dolore resterà racchiuso tra le mura dello Zaccheria, così come la passione dei suoi tre giovani tifosi. Saranno loro a dare la forza a chi deciderà di indossare la maglia del Foggia, perché da oggi avrà un peso maggiore, quello della passione di tre angeli che continueranno a tifare Foggia anche da lassù.