Il progetto tecnico, i play-off e il futuro targato Wonder Woman. Ombre e certezze del nuovo Foggia
I granelli di sabbia all’interno della clessidra rossonera cadono velocemente. Il tempo stringe e se da una parte il calcio giocato regala successi (sì perché i play-off non sono più un miraggio come acqua nel deserto), dall’altra parte invece i venti di cambiamento iniziano a soffiare forte sullo Zaccheria.
Sono 47 i punti in classifica, lunghezze che al momento permettono alla squadra di mister Marchionni di affermarsi come la vera rivelazione del campionato.
Una squadra costruita in fretta e furia dal direttore tecnico Ninni Corda, bravo a fare la spesa con poco, pescando dal banco anche pezzi di pregevole fattura, (vedi Rocca) senza dimenticare Roberto Felleca, promotore di una rinascita che in due anni ha visto centrare tutti gli obiettivi prefissati. Già, quel Roberto Felleca protagonista del più classico Odi et amo catulliano a tinte rossonere.
Se il presente è già scritto, ora bisognerà iniziare a scrivere il futuro.
In occasione della trentacinquesima giornata di campionato i satanelli riposeranno e se la matematica non è un’opinione, restano cinque partite al Foggia prima del fischio finale che decreterà la fine di una stagione sui generis.
Se lo scorso anno c’è stato poco tempo per costruire la rosa, questa volta la nuova proprietà può contare su tasselli importanti: un’ossatura della squadra già pronta e soprattutto il tempo di programmare il futuro con Ninni Corda e di definire la rosa assieme a mister Marchionni.
Al momento non si hanno grandi novità sul progetto tecnico (capitolo che è nell’ombra) e le riconferme di Corda e Marchionni restano un desiderio di molti. Il tempo scorre inesorabile e i tifosi, giudici supremi nel mondo del calcio, vogliono scoprire su chi verterà il progetto tecnico dei satanelli. Al momento però, tutto tace.
L’era Pintus ha avuto inizio aprendo una serie di scenari, alcuni anche a sorpresa. Filippo Polcino nel ruolo di DG, Maria Picariello come responsabile dell’area comunicazione, marketing ed eventi, Beppe Giglio nominato responsabile del settore giovanile ed il ritorno (seppur scontato) di Pippo Severo, ormai storico segretario rossonero. Uno schema bifilare di un organigramma doppio, se si considerano figure simili già presenti nel club di viale Ofanto. Probabilmente è solo il progetto di una Delorean pronta a trasportare i satanelli in un nuovo anno 0.
Il ritorno dell’indimenticato bomber Beppe Giglio e il rientro dall’esilio di Pippo Severo lasciano intravedere quella che sarà la linea della società: puntare su figure vicine al recente passato rossonero. Queste sono pure e reali certezze di una politica mirata all’insegna di investimenti “low cost”. E poi ci sono quei rumors incontrastati, notizie che trapelano dai meandri dello Zaccheria e che vedono una dirigenza in continuo contatto alla ricerca di sponsor che tardano ad arrivare, tanto da iniziare ad infastidire qualcuno.
Intanto, il Covid potrebbe frenare il Foggia. La notizia dell’ultima ora vede 10 contagiati tra i satanelli, anche se, per il momento, la sfida di lunedì con il Palermo non sembra essere a rischio. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore.
Il calcio giocato soffia via i dubbi del futuro ma ancora una volta la sottile linea dell’orizzonte è offuscata da leggeri segnali di fumo…
Daniel Miulli