Il Foggia risorge sotto la pioggia. Messina liquidato
Il Foggia risorge sotto la pioggia battendo per due reti a zero il Messina e scaccia le nubi che si stavano pericolosamente addensando sulla compagine rossonera dopo la doppia sconfitta subita a Torre Annunziata prima e Catanzaro poi. Una vittoria meritata contro un avversario rimaneggiato dalle squalifiche e che allo Zaccheria ha rimediato la settima sconfitta nelle ultime otto partite. Ci sarà molto da lavorare per il nuovo allenatore dei peloritani, Di Costanzo, subentrato in settimana a Grassadonia. Siciliani poca cosa di fronte a un Foggia che non ha certo disputato la sua migliore partita della stagione ma che ha saputo essere cinico quando è stato necessario esserlo.
De Zerbi mischia le carte prima del match. Fuori Agostinone e Barraco con Cavallaro che parte dalla panchina. Dentro D’Angelo, Loiacono e Saniz-Maza. Ed è proprio lo spagnolo a creare il primo pericolo dopo undici minuti con un tiro dalla distanza che finisce di poco a lato. Prima parte della gara abbastanza noiosa e bisogna attendere il 25° per un brivido che non sia quello di freddo. E’ Sarno, direttamente da calcio d’angolo, a sfiorare l’incrocio dei pali. Dieci minuti dopo è il folletto napoletano a portare in vantaggio i dauni. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Minotti fa da sponda e a Sarno non resta che scaricare con violenza un calcio di rigore in movimento infilando la porta difesa da Berardi. Un minuto dopo è ancora Sarno, scatenato, a provarci con un gran tiro dalla distanza che costringe il portiere giallorosso alla deviazione. Il primo tempo si chiude con un tentativo, ancora dalla distanza, di capitan Agnelli che Berardi blocca.
Nella ripresa il Foggia chiude la pratica già al quarto minuto. Azione fotocopia del primo gol. Stavolta, però, Sainz-Maza passa ad Agnelli che mette Sarno nelle condizioni di scaricare in rete in piena area di rigore. Due a zero e doppietta per Sarno, già autore di una doppia marcatura allo Zaccheria contro il Lecce a dicembre.
Al 6° Iemmello ci prova da posizione defilatissima, sulla linea di fondo, ma Berardi chiude lo specchio e devia in angolo. La partita, da questo momento in poi, scivola via senza grosse emozioni anche se i rossoneri danno più volte l’impressione di poter mettere a segno la terza rete. Unico tentativo messinese, se così si può considerare, è quello dell’ex De Paula, subentrato a un evanescente capitan Corona, al 35° ma il suo tiro dalla distanza termina a lato.
Zona play-off ancora lontanuccia per la squadra di mister De Zerbi ma fin quando l’aritmetica non sarà spietata bisognerà provarci senza lesinare sforzi.
FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Loiacono, D’Angelo, Potenza, Bencivenga; Agnelli, Quinto, Minotti (61° D’Allocco); Sarno (87° Sicurella), Iemmello, Sainz-Maza (74° Cavallaro). In panchina: Micale, Grea, Bollino, Leonetti. Allenatore: Roberto De Zerbi
MESSINA (4-4-2) – Berardi, Altobello, Pepe, Rullo, Spiridonovic (26° Donnarumma); Izzillo, Damonte, Nigro, Bonanno (79° Mancini); Corona (65° De Paula), Orlando. In panchina: Scardino, Sciotto, D’Angelo, Bortoli. Allenatore: Nello Di Costanzo
RETI – 35° Sarno (Fg); 49° Sarno (Fg)
NOTE – Arbitro Dario Melidoni di Frattamaggiore. Angoli 6-1 per il Foggia. Ammoniti: Orlando e Izzillo (Me). Recupero 2 minuti nel primo tempo, 3 minuti nel secondo tempo