Tracollo Foggia, il Catanzaro esulta. Play-off più lontani
Il Foggia affonda a Catanzaro e lo fa beccando tre scoppole dai giallorossi all’interno di una contesa in cui, per i dauni, c’è poco o nulla da salvare. Difesa imbambolata, centrocampo assente, attacco sterile. I rossoneri perdono la seconda partita di fila dopo quella di domenica a Torre Annunziata (mai accaduto finora in campionato, ndr) e vedono allontanarsi il sogno di aggancio alla zona play-off. Troppo brutti per essere veri e quel che preoccupa, oltre alle sconfitte rimediate contro un avversario disastrato, il Savoia, e un altro non certo trascendentale, il Catanzaro, è la mancanza di lucidità e di reazione con un gioco che mostra crepe nei meccanismi finora oleati alla grande da mister De Zerbi.
La gara, però, sembra iniziare bene per il Foggia che al quarto minuto si rendono pericolosi con un tiro dalla distanza di Sicurella che sorvola di pochissimo la traversa della porta difesa dall’ex Bindi. Due minuti dopo il primo tentativo del Catanzaro con Mancuso ma il suo tiro, calciato dal vertice dell’area, è ben controllato da Narciso. Al nono occasionissima per i giallorossi con l’ex Mounard che, direttamente su calcio di punizione, coglie in pieno l’incrocio dei pali. Al 27° calabresi in vantaggio. E’ un altro ex rossonero, Rigione (in foto), a inzuccare in rete uno spiovente proveniente da punizione calciata dalla distanza da Russotto. Al 35° è Russotto a mettere in mezzo una palla ghiotta dalla sinistra ma né Razzitti né Mancuso riescono a deviare in rete praticamente davanti alla linea di porta. Il Foggia risponde un minuto dopo con Gigliotti che tira un calcio d’angolo velenosissimo ma la palla si infrange sul palo. Al 38° raddoppio del Catanzaro. E’ Russotto a volare via in contropiede e a infilare Narciso in uscita.
La ripresa si apre con un tentativo dauno ad opera del neo entrato Sarno ma la sua palla calciata dalla bandierina danza davanti alla porta catanzarese senza che nessun foggiano riesca a insaccarla. Al 57° è ancora il difensore e capitano dei calabresi, Rigione, a rendersi pericoloso cogliendo un palo da posizione defilata sugli sviluppi di un calcio di punizione battuta dalla trequarti destra. Al 63° è ancora Sarno per il Foggia a rendersi pericoloso su calcio di punizione ma Bindi è abile a sventare il pericolo e a deviare in angolo. All’85° la squadra di mister Sanderra chiude i conti. Mancuso si invola sulla sinistra, salta Gigliotti Narciso e mette al centro, Agostinone invece di spazzare passa palla a Potenza davanti alla porta sguarnita e il neo entrato Bernardo ringrazia per il regalo siglando il 3-0 finale. In occasione dell’azione, purtroppo, Gigliotti si scontra con Narciso in uscita e ha la peggio tanto da dover uscire in barella e lasciare la squadra rossonera in 10 uomini. La sfida si chiude nei minuti di recupero quando Bernardo supera con un pallonetto in uscita Narciso ma sbaglia mira e manda la palla a lato.
CATANZARO (4-3-3) – Bindi, Daffara, Rigione, Ghosheh, Squillace; Sarr, Zappacosta (87° Orchi), Russotto (80° Bernardo); Mancuso, Razzitti, Mounard (73° Giampà). In panchina: Migani, Calvarese, D’Orsi, Caputa. Allenatore: Stefano Sanderra
FOGGIA (4-3-3) – Narciso, Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Sicurella, Quinto, Agnelli; Barraco (55° Sainz-Maza), Iemmello, Cavallaro (82° Bollino). In panchina: Micale, D’Angelo, Loiacono, D’Allocco. Allenatore: Roberto De Zerbi
RETI – 27° Rigione (Cz); 35° Russotto (Cz); 85° Bernardo (Cz)
NOTE – Arbitro Di Martino di Teramo. Ammoniti Russotto e Sarr (Cz); Gigliotti, Iemmello, Agostinone, Sainz-Maza (Fg). Recupero 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nel secondo tempo.