Casertana, Giovanni Lombardi: “A Foggia ci giochiamo la stagione. Su Campilongo…”
In Lega Pro i derby si sono sempre giocati con almeno una delle due tifoserie presente allo stadio, mai a porte chiuse. È questa una delle conquiste dell’ente che organizza i campionati della terza serie nazionale, anche se per poter avere sempre le porte aperte ai tifosi di entrambe le fazioni occorrerà ancora tempo. In qualità di componente del Consiglio di Lega, Giovanni Lombardi (che è anche il presidente della Casertana) riconosce che occorrerebbe usare il buon senso e una maggiore collaborazione tra le istituzioni e non ghettizzare le tifoserie. Basti pensare che per la partita di sabato, che a Torre Annunziata metterà di fronte il Savoia e la Juve Stabia, il prefetto ha autorizzato l’accesso allo stadio Giraud ai soli abbonati della squadra locale. Lombardi, commenta così questa ordinanza ai microfoni di TuttoLegaPro.com.
“Come consigliere di Lega, fin dal primo momento ci siamo battuti per far giocare tutte le partite a porte aperte. Quest’anno i derby campani li abbiamo fatti disputare tutti, anche quelli che erano ritenuti più a rischio, al massimo c’era il divieto per la tifoseria ospite. Si sono disputate partite che non si giocavano da tanti anni come Casertana-Salernitana con settemila tifosi e 800 ospiti e questo grazie alla grande collaborazione tra le questure delle varie città coinvolte per prime hanno accettato la sfida difficile di far disputare partite ritenute a rischio per non darla vinta a pochi soggetti antisportivi, e trovo increscioso quello che succede alla tifoseria del Savoia e alla città di Torre Annunziata, che sono penalizzate da una situazione della quale non riesco a capire i motivi. Ne escono sconfitte le istituzioni, ne esce penalizzata la parte più civile dei tifosi del Savoia, dopo che sono state giocate partite come Salernitana-Juve Stabia e Casertana-Salernitana con migliaia di spettatori allo stadio. Sono vicino ai tifosi del Savoia e alla città di Torre Annunziata. Diciamo che è una sconfitta non per lo sport e ne per i tifosi ma solo per le istituzioni”.
Il Savoia versa in condizioni economiche non floride, quindi l’incasso viene a mancare.
“Questa situazione rischia di condizionare anche la corsa alla salvezza del Savoia, perché la squadra ne sarebbe fortemente penalizzata”.
Lei fa parte della Commissione per la riforma dei campionati, sappiamo che sono stati inflitti punti di penalizzazione ad alcune società. Adesso che siamo alla trentaquattresima giornata si poteva intervenire forse un po’ prima?
“I ritardi nelle penalizzazioni derivano da questo: pur essendo state fatte le denunce con tempestività da parte degli organi di controllo, il problema è che è stata modificata la modalità dei processi della giustizia sportiva, si sono allungati i tempi, e questo rischia di condizionare la regolarità dei campionati. Noi della Lega Pro e le altre componenti, anche l’Assocalciatori, abbiamo fatto presente la gravità di questa situazione e di conseguenza si dovrà mettere riparo a questo ritardo. Abbiamo già chiesto di fare diversamente per la prossima stagione, e speriamo che lo faccia anche la Federcalcio. Non dipenderà da noi, ma dal CONI”.
Si parla di una sanzione a danno del presidente Macalli per via del caso Pergocrema: se ne discuterà il 23 aprile.
“Conosco Macalli, sono convinto che si sia sempre comportato in maniera corretta e che sia al di sopra di ogni sospetto, tra l’altro sulla stessa vicenda e stato completamente assolto nella giustizia ordinaria. Comunque, dalle notizie in mio possesso, si sta processando Macalli sulla base di un’accusa lanciata da un soggetto che è passato alla storia per aver fatto fallire una società e non certo per averla quotata in Borsa”.
La Casertana nella sua presidenza è risalita dai Dilettanti ed è in lotta per i play-off in Lega Pro. A Foggia la squadra si gioca tutto…
“Diciamo che è così. Ci si gioca un’intera stagione, ma è tipico di questi campionati, in cui nelle ultime giornate si inseguono gli obiettivi più importanti. La cosa migliore è che non ci debbano essere tensioni: quello che conta di più è l’atteggiamento dei giocatori in campo, anche se conoscendomi tendo anche io qualche volta ad aumentare la tensione, ma così come sono impulsivo posso anche essere tranquillo nel dire che non credo di aver offeso nessuno, ma di aver detto in modo trasparente il mio punto di vista sull’atteggiamento tattico della squadra nelle ultime partite, ma sono cose che lasciano il tempo che trovano, chiacchere da bar”.
In questi giorni le hanno attribuito alcune dichiarazioni secondo cui il sistema di gioco della Casertana non andrebbe bene.
“E’ l’atteggiamento dei giocatori in campo che conta. Anche se siamo più propensi, io compreso, a prendercela con l’allenatore quando il risultato non è positivo. Credo che Campilongo abbia operato bene, ma col mio intervento ho cercato di aprire gli occhi al mister e anche alla mia squadra. Le due squadre che si accingono a vincere il girone B e il girone C – il Teramo e la Salernitana, ndr – giocano con i due moduli più difensivi della Lega Pro.
Nel caso i play-off non dovessero essere raggiunti, è comunque stata una stagione importante per voi.
“Se non raggiungiamo i play-off, l’anno prossimo – scherza – dovrei quasi studiare io per conseguire il patentino di allenatore…”
Lo sa che la Casertana è la squadra che ha ricevuto meno calci di rigore a favore rispetto a tutte le altre, nella Lega Pro?
“Non ho mai voluto parlare dei direttori di gara, me ne sono sempre guardato bene, perché nutro il massimo rispetto per la classe arbitrale anche perché in Lega Pro per loro è un passaggio professionale di crescita verso mete più ambiziose, ma le nostre statistiche sono drammatiche per quanto riguarda i rigori a favore. Vuol dire che rischiamo di passare alla storia come la società di calcio con il secondo miglior attacco della Lega Pro e il minor numero di rigori ottenuti tra quelle che entrano nei play-off. Sarebbe bellissimo”.