Foggia, attento a Reginaldo: dai trascorsi con Conte all’interesse di Mourinho, il focus sul brasiliano del Picerno
Il Picerno, prossimo avversario del Foggia, è una squadra ben organizzata e che darà filo da torcere ai rossoneri. Lo scorso anno ha disputato la prima fase playoff, centrando in pieno l’obiettivo salvezza prefissato ad inizio stagione. Ci è riuscito aggrappandosi alle doti del suo attaccante, un calciatore che ha calcato palcoscenici prestigiosi nella sua carriera e che molti lettori sicuramente conosceranno: Reginaldo Ferreira Da Silva, meglio conosciuto come Reginaldo.
L’attaccante brasiliano è approdato nel club di Donato Curcio nell’estate del 2021 e ha siglato 7 gol e 2 assist nella passata stagione in campionato. Soprattutto, ha arricchito la rosa del Picerno di personalità ed esperienza, fattori che in Lega Pro, se mixati con la giusta dose di freschezza e di gioventù, sono determinanti. Quest’anno, Reginaldo vuole essere ancora protagonista, nonostante i 39 anni compiuti: “Finché il fisico mi permette di giocare e finché me la sento, giocherò. Non voglio rubare il posto a nessuno perché ci sono tanti ragazzi giovani che vogliono fare questo ma devono capire che questo è un lavoro, non è solo divertimento. Noi che giochiamo a calcio dobbiamo capire che siamo fortunati perché lavoriamo un’ora e mezza, un’ora e 45 al giorno, ma in quel momento devi dare il massimo, perché c’è la gente che si sveglia alle 6 del mattino e forse riesce a tornare a casa per la sera per stare con la famiglia. Il giorno dopo lo stesso. E sono contenti. Noi facciamo molto meno e quindi dobbiamo andare a mille. Questo è il mio modo di pensare e finché starò bene giocherò” ha dichiarato l’attaccante del Picerno ai microfoni di Fanpage qualche mese fa.
Nato come ala, negli ultimi anni Reginaldo ha giocato soprattutto da centravanti, ma talvolta anche come trequartista. È ormai in Italia da più anni e ha indossato le maglie di Treviso, Fiorentina, Parma e Siena in Serie A. Nel suo momento migliore fu anche vicino all’Inter di Mourinho, come svelato dall’attaccante a Fanpage: “Sono stato vicino all’Inter perché mi ha fatto seguire José Mourinho per tre mesi. Il problema mio è che ho sempre vissuto le cose con la massima serenità, anche se mi dicevano che mi seguiva il Real Madrid io facevo sempre le stesse cose. Non rimpiango nulla di quello che ho fatto in Italia e che ancora farò, visto che ho ancora voglia di giocare”.
Non solo doti tecniche, ma anche tanto carisma caratterizzano Reginaldo. Pregi che ha affinato sotto la guida di un motivatore eccezionale, uno dei migliori allenatori al mondo, Antonio Conte. Il tecnico allenò l’attaccante brasiliano al Siena, dopo averlo cercato con insistenza: “Cosa mi ha colpito di lui?” – ha spiegato Reginaldo a Fanpage – “La voglia che trasmetteva ai giocatori. Oltre ad essere un maestro ed essere uno forte, trasmette questa cattiveria ai calciatori che se lo segui è impossibile non fare bene. La sua cattiveria e la sua voglia di fare bene a tutti i costi mi sono rimaste impresse”.
Nonostante l’illustre passato, Reginaldo è ora concentrato con tutte le sue forze sull’esperienza al Picerno. L’attaccante vorrebbe far vivere al club di Curcio una stagione da incorniciare e vuole centrare la prima vittoria del nuovo campionato già nel posticipo di lunedì sera contro il Foggia. Proprio Reginaldo potrebbe essere il maggior pericolo per la difesa del Foggia nel posticipo di lunedì sera: sebbene non sia più eccellente a livello atletico, dispensa ancora assist e gol da vero campione.
Antonio Iammarino