I viaggi amari del signor Bollini. Addio spareggi?
La media punti in trasferta del tecnico ex Lazio è ancor più bassa di quella che aveva Lerda.
Il mal di trasferta si sta trasformando in una condanna per il Lecce. A Melfi è arrivato il quarto passo falso esterno consecutivo, dopo quelli di Caserta, Cosenza e Catanzaro. Tante occasioni sprecate, forse troppe per sperare realisticamente di agganciare la zona play off. E dire che nonostante tutto, prima dell’ultimo scivolone in Lucania, i giallorossi erano tornati arbitri del proprio destino. Invece ora bisogna di nuovo sperare anche nei passi falsi delle dirette concorrenti, per rientrare in corsa.
Illusione – Nemmeno la cura Bollini ha avuto gli effetti sperati. Eppure l’inizio era stato promettente, visto che il tecnico di Poggio Rusco era partito con un successo in casa della Paganese (dopo il debutto casalingo con il Savoia). Sembrava l’inversione di tendenza tanto attesa, invece è rimasto un acuto isolato. Anzi, la media esterna del Lecce con Bollini è decisamente peggiorata, rispetto alla gestione Lerda. Nelle ultime cinque trasferte i giallorossi hanno conquistato solo 3 punti, per una media 0,6 a gara. Con Lerda, invece, si viaggiava fuori casa ad una velocità doppia, con una media di 1,2 punti a partita, 12 in 10 trasferte, 8 dei quali pesantissimi perchè conquistati sui campi di dirette concorrenti: successi a Salerno e Benevento, pari a Matera e Castellammare (con Pagliari un punto in due trasferte, media di 0,5). E adesso, vincere le ultime quattro partite (Foggia ed Ischia in casa, Martina e Lamezia fuori), potrebbe anche non bastare, per centrare l’obiettivo minimo di inizio stagione.