Rino Gattuso prima della finale: “Rispetto per il Foggia ma non partiamo certo battuti”
Siamo all’atto conclusivo. Domani all’Arena Garibaldi si gioca la finale di andata tra Pisa e Foggia che vale la B. Mister Gennaro Gattuso riesce a nascondere in parte le emozioni, e soprattutto è soddisfatto di come la squadra ha preparato questa partita e tutti i playoff. Profilo basso e pedalare.
“Questa partita è stata preparata come le precedenti. Devo ringraziare la squadra. Se siamo qua è merito loro. In questi 24 giorni mi è piaciuto come i ragazzi hanno approcciato i playoff. Grande tranquillità e determinazione. Non ci deve caricare l’atteggiamento del Foggia. La storia dice che tante volte non sempre vince la squadra più forte. Rispetto e giocare le nostre caratteristiche. Giocano un ottimo calcio. L’andata è importante. Il Foggia può ribaltare anche un passivo pesante. Hanno subito tanti gol e qualcosa concede. So già chi far giocare. Non dobbiamo farci prendere dall’entusiasmo. Loro portano tanti uomini davanti e dobbiamo stare attenti. Sfruttare i loro punti deboli”.
La condizione della squadra è buona in questo momento. Gattuso analizza anche i vari aspetti della gara: “Verna ha recuperato bene ma in freschezza qualcosa paghiamo ma anche loro. Abbiamo fatto qualcosa in meno a livello fisico. Ogni volta che ci ho pensato è andata a male. Non si può giocare col freno a mano tirato. Non dobbiamo fare sciocchezze come a Pordenone. Spero che i diffidati non pensano alla diffida. Se fai questo mestiere non sei mai tranquillo. Da giocatore sapevano che chi mi gestiva non doveva caricarmi, mi caricavo da solo. Ora devo far vedere ai ragazzi di metter da parte la tensione. Mi aspetto un Foggia che gioca allo stesso modo. Squadra che palleggia molto bene. Con il Foggia non basta un singolo. Ci vuole una squadra vera. Noi dobbiamo coprire il campo e non dare linee di passaggio. Io non mi preoccupo della linea dell’arbitro. Sarebbe da stupidi e presuntuosi snobbare il Foggia. Non è per far retorica ma De Zerbi è riuscito a far esprimere un gran calcio. Ho avuto la fortuna di conoscerlo a guardare gli allenamenti di Guardiola. Credeva in quel tipo di gioco e di calcio”.
Il tecnico è convinto della forza del Pisa: “Se recuperavamo prima certi giocatori ce la giocavamo con la Spal. Penso a Di Tacchio, a Tabanelli. In tanti criticarono il suo acquisto. Nacho ha fatto fatica dopo gli infortuni e ora sta bene. Tutti si sono sacrificati”.
Gattuso racconta la vigilia e il fatto che vuole regalare una gioia alla tifoseria e a tutta la città: “Tutti gli ex compagni mi hanno chiamato per farmi gli auguri compreso miei ex allenatori, Ancelotti e Allegri. I miei colori oggi sono nerazzurri. Ovvio il Milan non si dimentica. Oggi vivo emozioni più profondi. Il Pisa di oggi è una creatura che sento mia con le persone che l’hanno creata. E’ merito dei miei ragazzi aver riacceso l’entusiasmo in questa città. Io lo brucerei lo striscione mai una gioia. Questa tifoseria anche in Interregionale ha seguito ovunque la squadra e merita categorie importanti. Un popolo che merita una gioia immensa. Spero di poter cambiare la storia. C’è da scalare l’everest ma sono pronto. La cosa bella che in città mi dicono che si respira una grande atmosfera e c’è grande voglia. Noi però non sentiamo pressione addosso perché ci hanno lasciato tranquilli. Poi arriviamo allo stadio e vediamo l’amore e la rabbia che ci mettono. In Lega Pro 6mila tifosi sono tanta roba”.
Infine si torna sulla tatticama senza svelare piani: “Per come giocano loro non è possibile per noi schierare la difesa a 3. Domani vedremo il resto. Dobbiamo ragionare in maniera diversa in fase di possesso e in quella di non possesso”.
Fonte: www.tuttopisa.it