Tomei: “Protagonisti di un miracolo, ora sotto con la finale. Gattuso bravo a isolare i calciatori dai dissidi societari”
Tre giorni. Poi scatenate l’inferno. Neanche troppo azzardato visto che domenica 5 giugno (18:00), a Pisa arriveranno i satanelli. Gattuso di fronte a De Zerbi in un match inedito, affascinante, blasonato. L’Arena è già viva: previsto il ‘consueto’ tutto esaurito per la sfida delle sfide in Lega Pro. Lo conferma Pietro Tomei, d.s. dei nerazzurri, nel suo intervento a ‘Spazio B’, approfondimento settimanale in onda a Radio Milan Inter.
“C’è molta attesa e rispetto per la squadra che andremo ad affrontare – ha spiegato Tomei -. Sappiamo che le partite si giocano in campo e non sugli spalti, ma sia all’andata da noi che al ritorno da loro ammireremo due palcoscenici straordinari. Lo Zaccheria darà una spinta incredibile alla squadra di De Zerbi, ma il Pisa è pronto a sopportare ogni tipo di pressione potendo contare su uomini abituati a fronteggiare scenari di questo tipo“.
SORPRESA? – “Siamo protagonisti di un miracolo. La squadra ha iniziato a lavorare dopo la metà di agosto, con calciatori inattivi da mesi, diversi infortuni, qualche gol annullato di troppo in gare topiche. Ma, alla fine, tutto si pareggia. La SPAL ha meritato la vittoria nel girone. Ora tocca a noi sfruttare bene la seconda chance“.
CRISI SOCIETARIA – “I meriti di Gattuso sono immensi. Con la sua personalità, coerenza e abnegazione è riuscito a creare un gruppo vero, straordinario e isolato dalle attuali scintille dirigenziali. I ragazzi si aiutano e nessuno pesta i piedi agli altri. Sono tutti consapevoli dell’importanza che avrebbe il raggiungimento della Serie B. Allo stesso tempo, però, impossibile non riconoscere la forza e la qualità del Foggia. Non avremmo voluto incontrarli in finale. Sono certo che se non avessero avuto un calo nel cuore del girone di ritorno, avrebbero vinto il campionato in scioltezza”.
PAURE – “Ho visto crescere De Zerbi. L’ho sentito un paio di giorni fa e mi è sembrato abbastanza sereno. I satanelli temono il Pisa e viceversa. Sono due squadre in possesso di alcune qualità sulle quali l’avversario non può contare“.
PARTIAMO IN CASA – “Abbiamo affrontato il Pordenone, sorpresa dei playoff, giocando l’andata tra le mura amiche. Inutile dire che è stato certamente un vantaggio. Non credo, però, che andremo incontro alle stesse dinamiche di fronte al Foggia. Certo è che se dovessimo fare ancora 3-0…”
SI ALZA L’ASTICELLA – “In Lega Pro ci sono allenatori molto bravi e preparati, pronti a fare un salto di categoria anche doppio. Gattuso e De Zerbi sono due esempi eclatanti. Sta cambiando anche la mentalità: se prima le più forti giocavano per non perdere, negli ultimi anni scendono in campo per centrare sempre la vittoria, utilizzando moduli di gioco a trazione offensiva e innalzando ovviamente lo spettacolo”.
FORMAT – “Questa storia di riportare il format a 60 squadra mi sembra un’eresia. Ci sono squadre che soffrono tremendamente la categoria, faticando non poco a tagliare il traguardo della stagione. A mio modo di vedere, ideale sarebbe una terza serie composta da due gironi, che consenta ai top club di investire maggiormente e in maniera strutturata. Troppi i centri sportivi in Lega Pro che non reggono il professionismo”.
Fonte: www.tuttolegapro.com