Lecco fuori dalla B? Il Foggia deve farsi sentire: quale soluzione percorrere?

Lecco fuori dalla B? Il Foggia deve farsi sentire: quale soluzione percorrere?

L’indiscrezione è stata lanciata da più fonti, e con il passare delle ore dalle voci sembra si passi alla realtà dei fatti vera e propria: il Lecco, sul campo vincitore dei playoff di Serie C per andare in B, non potrà partecipare al prossimo torneo cadetto. Tutta colpa di uno stadio non a norma e di un’iscrizione incompleta, visto che l’alternativa che portava a Padova non sarebbe giunta in tempo. Decisione che porterà ad una calda estate e che, se confermata, regolamenti alla mano, porterebbe a ripescare l’ultima retrocessa dalla B: il Brescia e in seconda battuta il Perugia, qualora non ricevesse l’ok la Reggina.

Le regole sono regole, certamente. Ma a subire il danno maggiore in tutta questa faccenda è la finalista del doppio confronto, il Foggia. Perché se ad un certo punto della sfida del Rigamonti-Ceppi il Lecco ha preso le misure ai rossoneri riuscendo a prevalere fisicamente e qualitativamente, lo stesso non può dirsi per alcuni episodi arbitrali che nel doppio confronto hanno decisamente penalizzato la squadra guidata da Delio Rossi. Sulla rete annullata ad Ogunseye, o sul fallo non fischiato su Frigerio e che peraltro è stato contestato dallo stesso Delio Rossi. Rossoneri che sono arrivati all’ultimo atto della stagione con coraggio, determinazione, caparbietà. Con l’ambiente che nella parte più delicata della stagione e nonostante alcuni spiacevoli episodi si è ricompattato facendo appassionare tutti gli appassionati rossoneri.

La domanda sorge spontanea: è davvero giusto, nel caso, riammettere chi sul campo è retrocesso a discapito di chi ha lavorato sodo per fare il salto di categoria? Tra l’altro si verrebbe a creare un precedente: non è mai successo che chi conquistasse la B sul campo poi non la disputasse. Ma soprattutto: la Serie C non ha mai rinunciato ad una formazione promossa in termini numerici. C’è il precedente del 2015: il Teramo dei vari Vivarini, Donnarumma e Lapadula vide revocata la promozione ottenuta sul campo ed al suo posto a fare il salto in B fu l’Ascoli, arrivato secondo. E i playoff? A cosa sarebbero serviti? Incredibile qualora alla fine non riescano a produrre alcuna formazione ammessa in cadetteria. Anche perché parliamo di un mini-torneo che vede coinvolte 27 squadre, non è cosa da poco.

Proprio su questo aspetto il Foggia potrebbe provare a tutelarsi e farsi sentire. I rossoneri avevano inviato domanda d’iscrizione sia per la C che per la B stando a quanto filtra. E si potrebbe far valere il principio dell’articolo 49 comma 1 lettera B delle NOIF: ovvero applicare alla lettera il regolamento del campionato, che deve esprimere un totale di quattro promozioni dalla C. Che recita: “Le squadre classificate al primo posto di ciascun girone del Campionato Serie C sono promosse direttamente alla Serie B. E’ promossa in Serie B, come quarta squadra, la vincitrice dei Play Off”.

Forse non basterà, o magari si. Ma i rossoneri dovrebbero provare a fare questo tentativo.