Lega Pro Girone C: il commento alla trentatreesima giornata

Lega Pro Girone C: il commento alla trentatreesima giornata

Pippo Franzò fa il punto al campionato di Lega Pro girone C dopo le gare relative alla 33^ giornata.

Vittoriosa nel derby la squadra di Menechini che si porta a +5 sul Benevento, sconfitto a Lecce. Harakiri del Matera in casa contro il Foggia che subisce ben cinque reti incredibili. In coda l’Ischia vince al Granillo di Reggio Calabria. A Messina e Savoia un punto ciascuno per sperare ancora.

PAGANESE-SALERNITANA 0-1 La Salernitana vince il derby con il minimo scarto e con l’aiuto di un’autorete per opera di Moracci che, nell’intento di spazzare via la palla su un cross di Franco, mette alle spalle di Casadei. Non è valsa la pressione a centrocampo attuata dalla squadra di Sottil per sorprendere i granata che si difendo bene e vanno perfino in gol con Colombo allo scadere del primo tempo, ma la rete è annullata per fuori gioco. Nella ripresa la Paganese non riesce ad alzare il baricentro e la Salernitana mantiene il pallino del gioco con qualche azione pericolosa di Gabionetta. A tempo scaduto un’occasione dei padroni di casa da la possibilità di pareggiare ma Longo da buona posizione tira alto. Tre punti alla fine che servono a Gori come il pane per allungare sulla diretta inseguitrice Benevento, che cade al Via del Mare contro il Lecce.

LECCE-BENEVENTO 1-0 Una partita dai toni accesi poiche’ era importante vincere per entrambe le squadre. Il Lecce, pur essendo in piena emergenza, riesce a gestire meglio la gara nei confronti di un Benevento che ci è sembrato votato alla divisione dei punti. Alla squadra di Bollini servivano i tre punti per non perde di vista i play-off e cosi è stato. Alla mezzora il Benevento costruisce l’unica vera azione da rete con Eusepi ma Scuffia è attento. Nella ripresa prende in mano le redini del gioco il Lecce, e sfiora più volte la rete con Vinetot, Abrezzese e Boscigliano. Il gol arriva al 75’ con un’incornata di Papini su preciso assist di Herrera, interrompendo le residue speranze dei sanniti di uscire imbattuti dal campo pugliese.

Con i tre punti conquistati il Lecce rientra nella griglia play-out, mentre i ragazzi di Brini vedono la vetta più lontana, che ora dista cinque punti.

CASERTANA-MELFI 2-3 Vince il Melfi con pieno merito, mentre La Casertana sciupa una buona occasione per avvicinarsi al terzo posto ( deve ancora recuperare la gara con il Martina il 15 c.m. ). La squadra di Bitetto gioca senza timore reverenziale nei confronti dei falchetti nonostante i 21 punti che li separano in classifica. Al 15’ è l’ex di turno a trafiggere Fumagalli, poiché’ riesce a sfruttare un rimballo. I padroni di casa pigiano sull’acceleratore e Mancino al 28’ e poi Idda, ribaltano il risultato. Il Melfi non si fa intimorire e macina gioco , fino a portarlo alla doppia marcatura e alla vittoria finale. Dermaki al 60’ sigla il pareggio. Ci prova Tortori a cercare il gol della vittoria al 74’ ma sfiora la traversa. Un minuto più tardi arriva il giusto premio per il Melfi con Fella che mette in rete la palla dei tre punti. La Casertana di Campilongo mastica amaro ma può ancora essere protagonista nel cerchio magico dei play-off se vincerà il recupero con il Martina fra due settimane circa.

JUVE STABIA-AVERSA NORMANNA 3-2 Bella partita fra due squadre che hanno giocato a viso aperto. Ha vinto la squadra di casa perché ha saputo imprimere ritmi diversi alla gara rispetto all’avversario fino alla fine. L’Aversa ha giocato alla pari fino al momento del gol di Montalto che riporta la gara sul 2 a 2. Nella ripresa le vespe riescono a essere più incisive e prendono il secondo legno con Bombagi. A regalare i tre punti per conquistare il terzo posto in classifica, ci pensa Nicastro all’80’ che chiude le ostilità. L’Aversa rimane sempre al penultimo posto ma consapevole che, visto il gioco espresso al Menti, può senza dubbio portarsi fuori dai play-off se nelle ultime cinque gare continuerà a giocare con questa intensità.

BARLETTA-CATANZARO 1-1 Un pari che sembrava scritto ancor prima che si giocasse la gara, perché entrambe le squadre non hanno nulla da chiedere a questo finale di campionato con gli attuali punti in classifica che si ritrovano. Il Catanzaro oramai è tagliato fuori dai giochi d’alta classifica, mentre il Barletta sembra ormai destinata a un finale tranquillo di campionato al centroclassifica. Forse la dirigenza ha la mente rivolta a risolvere i problemi societari, che non sono pochi, per ripartire il prossimo anno in Lega Pro. Al 17’ i padroni di casa vanno in gol con Ingretolli con un perfetto colpo di testa su servizio di Guarco. Il Barletta sulla scia della rete si porta in avanti e potrebbe raddoppiare con Cortellini. Nella ripresa al primo affondo il Catanzaro, con il tecnico Sanderra sostituito da D’Urso in panchina, raggiunge il pareggio grazie ad un’autorete di Radi che svirgola la palla su tiro di Daffara e spiazza Liverani.

REGGINA-ISCHIA O-1 La Reggina è oramai sull’orlo del baratro calcistico. Dai campionati di serie A, alla quasi certa retrocessione in Serie D oppure alla scomparsa del club reggino nel panorama calcistico nazionale. Il presidente Lillo Foti a fine gara è stato contestato per questa discesa in verticale della squadra negli ultimi anni di gestione, e ne chiedono le dimissioni. La partita ha vissuto l’ennesimo scempio sotto gli occhi dei tifosi avviliti e rassegnati. L’Ischia ha avuto il solo merito di centrare la porta, con un solo tiro, difesa da Belardi e segnare una rete con Sirignano a inizio ripresa, che vale oro per gli isolani. La Reggina pur cercando di cambiare il risultato per tutto l’arco dell’incontro, non è riuscita a mettere in rete la palla che avrebbe dato un punto e salvato l’onore verso i tifosi che sono stanchi di umiliazioni da più anni. A fine campionato, comunque vadano le cose, per il presidente Foti, molto probabilmente si chiuderà un ciclo nel calcio reggino.

SAVOIA-COSENZA 0-0 Un pareggio che accontenta il Savoia, poiché un punto diventa prezioso in queste ultime giornate, per allontanarsi sempre più dai meandri dei play-out. Il Cosenza ha da recriminare poiché ha sciupato diverse palle gol con Tortolano e Fornito.

Le rimanenti gare, comunque lasciano ampi margini per il raggiungimento dell’obiettivo ai ragazzi di Roselli. Il Cosenza ha giocato a sprazzi e avrebbe potuto portare in porto la vittoria, ma il Savoia si è reso pericoloso in alcune occasione ed ha sfiorato la rete con Di Piazza proprio nei minuti di recupero ma Ravaglia si è opposto alla grande.

MESSINA-MARTINA 0-0 Per il Messina si avvicinano i play-out dopo il terzo pareggio consecutivo. Troppo sterile l’attacco dei siciliani per perforare la rete di Bleve. Orlando è il match-winner mancato dei peloritani perché si divora due volte il gol per portare in vantaggio il Messina. Il Martina amministra la gara senza troppe difficoltà e nella ripresa con Arcidiacono per poco non beffa Berardi. C’è ancora da lavorare per la squadra del neo tecnico Imbimbo per la salvezza, mentre per Di Costanzo il cammino verso la salvezza diretta, diventa sempre una chimera.

LUPA ROMA – VIGOR LAMEZIA 0-0 Un altro incontro dove la divisione dei punti può essere salutare per entrambi, perché possono avvicinarsi alla salvezza diretta a piccoli passi. Il punto conquistato dagli uomini di Erra mette la Vigor in una posizione di privilegio , mentre per la Lupa Roma, che a inizio di campionato aveva fatto sognare i propri sostenitori, tenta di staccarsi dal sestultimo posto per ottenere la salvezza senza essere invischiata nella griglia play-out.

MATERA-FOGGIA 2-5. Una partita che ha avuto mille sfaccettature, quella disputata dai ragazzi di Gaetano Auteri ieri al XXI settembre Franco-Salerno contro il Foggia di De Zerbi. Il Foggia ha giocato una gara perfetta sotto il profilo tattico e tecnico con bellissime geometrie di gioco basate sulla velocità, tanto da mettere in serie difficoltà il centrocampo e la difesa del Matera nei primi quindici minuti. Va subito a segno il Foggia su gentile omaggio di Bifulco, che non riesce a trattenere la sfera, dando la possibilità a Gigliotti di depositarla in rete di testa. Il Matera non è in giornata e si nota subito nel reparto difensivo, dove a D’Aiello non gli riescono neppure le cose più elementari, assieme a Bifulco, incappato in una giornata da incubo.

Da queste due prestazione negative dei giocatori materani il Foggia costruisce la sua sonante vittoria. A onore del vero bisogna riconoscere che la conquista dei tre punti di Micale e company ci sta proprio tutta, ma non certamente con un punteggio tennistico. I demeriti del Matera sono da ricercare innanzitutto nel reparto difensivo, dove una sequela di errori ha permesso al Foggia di straripare nel risultato finale. Una gran brutta partita da parte dei padroni di casa che giocavano contro una squadra encomiabile sotto il profilo del gioco. Non si riesce a spiegare come possa essere al sesto posto in classifica nonostante giochi un calcio veramente eccellente.

Poteva essere un’altra buona occasione per consolidare il terzo posto ma evidentemente il Matera soffre di vertigini. Non riesce a stare con fermezza nei quartieri alti. Ieri gli sforzi di Coletti, Iannini, Mucciante e Carretta, per cercare di arginare le sfuriate foggiane, si sono infranti davanti alla pessima prestazione del reparto difensivo che ha portato la squadra a una débâcle smisurata nel punteggio e nel gioco. Onore al Foggia che ha sfruttato tutti gli errori concessi dal Matera, disputando una gara perfetta. Per il Matera, invece, una settimana di passione quella a seguire con Auteri che avrà il difficile compito di cancellare dalla mente dei suoi giocatori una delle più brutte partite disputate quest’anno al XXI Settembre Franco-Salerno.