Lo stop dei campionati Primavera, il rapporto col padre e la passione per l’Inter: Gaetano Pavone a 360 gradi!

Lo stop dei campionati Primavera, il rapporto col padre e la passione per l’Inter: Gaetano Pavone a 360 gradi!

Il nuovo DPCM di alcuni giorni fa, tra le varie restrizioni, ha ordinato anche la sospensione dei campionati dilettantistici e la Lega Pro ha deciso di allinearsi a questa decisione sospendendo i campionati Primavera. Per il Foggia, il campionato Primavera 3 era iniziato con una vittoria dei ragazzi guidati da Gaetano Pavone, che abbiamo intervistato telefonicamente.

Mister cosa ne pensa di questo stop?
Per il periodo che stiamo attraversando penso sia la decisione più saggia, poiché nelle nostre categorie non ci sono sufficienti controlli. Dispiace molto perché avevamo iniziato dopo molto tempo e perché, al momento si parla di un mese di sospensione, ma il termine potrà ancora protrarsi.

Continuerà a sentire i ragazzi?
Certamente, inoltre il protocollo ci permette di svolgere allenamenti individuali. Ovviamente ci atteniamo sempre alle regole e alle disposizioni che ci sono e speriamo che la situazione Covid non precipiti.

Nell’esordio, a Caserta, il Foggia si è imposta per 2-3. È rimasto soddisfatto della prestazione della squadra?
È stata una piacevole sorpresa. Venivamo da otto mesi di inattività e non è stato facile riprendere la forma. Inoltre, il gruppo ha iniziato a giocare insieme solo poco più di un mese fa in quanto formato maggiormente da ragazzi 2003. Puntiamo su questa fascia d’età per raggiungere importanti risultati nel corso del biennio.

Nella Primavera attuale c’è qualche giovane calciatore che, secondo lei, può aspirare ad una carriera di livello?
L’obbiettivo è quello per quasi tutti i ragazzi, ma per far sì che ciò accada occorre tempo, pazienza e soprattutto importanti investimenti e infrastrutture nel settore giovanile.

Che emozioni le ha regalato l’esordio in prima squadra, da allenatore, in Serie B?
È un’esperienza che non dimenticherò facilmente, considerata anche la vittoria ottenuta. L’emozione era tanta, esordire sulla panchina della mia squadra del cuore, allo Zaccheria, davanti a parenti ed amici è stato davvero entusiasmante.

Lei è un figlio d’arte. Suo padre -Peppino Pavone, protagonista assoluto del “Foggia dei miracoli” con Zeman e Casillo- le ha trasmesso la passione per questo sport e la bravura nel lavorare coi giovani?
Mio padre mi ha insegnato tutto perché sono stato forgiato dal suo modo di vedere le cose e di lavorare. Fin da piccolo sono stato attratto da questo mondo, anche perché a casa mia si vive di “pane e pallone”. Caratterialmente, mio padre è sempre stato molto distaccato, non mi ha mai elogiato, ma al tempo stesso è stata una figura formativa a trecentosessanta gradi e mi ritengo fortunato.

C’è una squadra di Serie A per la quale simpatizza?
Inter.

Cosa ne pensa del suo allenatore? È per lei fonte di ispirazione?
È uno dei migliori a livello europeo. Lo osservo molto e cerco di trarre spunto, è un tecnico che stimo particolarmente.

Antonio Iammarino