Il Foggia in trasferta coglie la sua prima vittoria del campionato. Il gioco dei rossoneri è tornato ad essere fluido e produttivo. La forma fisica consente ai ragazzi di Stroppa di arrivare tutti freschi e lucidi sino al novantesimo.
I problemi sono quindi tutti risolti?
Assolutamente no. Se dopo Avellino dovevamo comunque non considerarci la squadra materasso della B, al tempo stesso dopo Carpi non dobbiamo ritenere che il Foggia sia diventata di colpo una squadra competitiva che potrebbe dar fastidio a chicchessia.
Nella prima conferenza stagionale, Giovannino Stroppa disse che un elemento imprescindibile per affrontare un campionato così lungo è sicuramente l’equilibrio, quello che ti fa dare un giudizio dopo aver analizzato diversi fattori: 5 partite sono sicuramente ancora poche per ipotizzare facili previsioni; in queste prime 5 gare non tutte le compagini hanno potuto dare il massimo considerati i nuovi innesti negli organici ed in altri casi anche l’arrivo di nuove guide tecniche; in queste 5 gare, proprio per le difficoltà nell’acquisire idee e schemi, qualche squadra potrebbe avuto un percorso più agevole di qualcun’altra.
Le classifiche sono ancora bugiarde, possono esprimere forse il 30% di verità: se infatti valutiamo il Carpi, squadra capolista che non aveva mai perso e che aveva subito un solo gol, confrontandolo con il Foggia che non aveva mai vinto, che aveva segnato poco e che soprattutto aveva subìto una caterva di gol soprattutto in trasferta, si potevano fare previsioni smentite alla grande dalla realtà dei fatti. Con questo non possiamo nemmeno affermare che il Carpi non lotterà per il vertice così come nessuno potrà affermare che il campionato dei rossoneri sarà improntato sulla necessità di dover esclusivamente salvare la categoria.
Aspettiamo a dare giudizi e a pronunciare sentenze.
Per quel che riguarda il Foggia, essendo il calcio uno sport umorale, conviene comunque sfruttare l’onda favorevole, quella che è partita dalla sfida con il Palermo e che ha determinato la crescita dell’autostima, il tutto per poter mettere fieno in cascina in attesa, cosa probabile per un campionato molto lungo, di periodi di magra.
Una cosa è certa: gli ultimi due incontri hanno detto che il Foggia è a pieno titolo in serie B, non ha alcun limite tecnico-tattico nei confronti di nessuno e che ha una rosa sufficientemente ampia per soddisfare qualsiasi esigenza del tecnico.
Con queste certezze, mantenendo sempre quell’equilibrio invocato da Stroppa, a questa squadra non sarà precluso alcun traguardo.
Alberto Mangano – www.manganofoggia.it