Marsico: “Zeman, si sa, è un maestro. Ma è opportuno che i suoi discepoli imparino velocemente”
Si chiuderà stasera la quarta giornata del girone C di Serie C. In programma c’è Monopoli – Avellino. La sfida è alquanto attesa. Con un successo , i biancoverdi pugliesi si riapproprierebbero del primo posto, facendo – al contempo – traballare non poco la panchina di Braglia. La vittoria degli ospiti, al contrario, rilancerebbe le azioni irpine alla borsa del campionato.
Delle squadre date per favorite alla vigilia del torneo, solo il Bari sta – per il momento – rispettando i pronostici. Né l’Avellino (attardato nelle retrovie), né il Catanzaro (incapace di spiccare il volo) sono stati, in quest’avvio, all’altezza delle aspettative. Così come la Juve Stabia. Ma lo stesso può valere anche per il Foggia (di cui parleremo più avanti) ed il Palermo, indicate come probabili outsiders.
Vincendo in extremis a Catania (gol di Simeri al 94’), la squadra di Mignani (momentaneamente in testa, da sola) ha inanellato il terzo successo consecutivo (il secondo di fila in trasferta, dopo quello di Picerno). Fin qui i biancorossi hanno lasciato punti solo a Potenza, all’esordio (pareggiando 1-1). Nel prossimo turno il Bari ospiterà la Paganese, rinvigorita dall’arrivo di Grassadonia. Nelle ultime 2 gare i campani hanno battuto (tra le mura amiche) prima il Catania e poi il Taranto, raggiungendo gli jonici a quota 7 in classifica.
Oltre al Taranto, tra le squadre della parte alta della graduatoria, ha perso anche la Virtus Francavilla (sia pure di misura, a Messina).
Al quinto posto (con 6 punti), oltre alla formazione brindisina, vi sono anche Juve Stabia e Catanzaro. Sia la squadra di Novellino (prossimo avversario del Foggia) che quella di Calabro (che tra una settimana riceverà il Catania) non sono andate al di là del pareggio a reti bianche: la prima in casa con il Campobasso, la seconda a Palermo. Entrambe sono ancora imbattute (come il Bari, al pari di Monopoli ed Avellino, in attesa del monday night).
Ben 6 squadre fanno da cuscinetto tra l’alta e la bassa classifica (chiusa da terzetto Fidelis Andria, Vibonese e Monterosi con appena 2 punti).
Tra queste, c’è il Foggia.
Cinque punti in 4 partite non sono bottino di cui vantarsi. Tra l’altro in quest’avvio di campionato i rossoneri hanno affrontato due neopromosse (Monterosi e Latina) senza riuscire a batterle. Il bel successo con il Potenza (4-1) è, poi, subito stato controbilanciato dalla deludente sconfitta interna con la Turris (0-2).
Insomma c’è chi aspettava di più. Non solo sul piano dei risultati, ma soprattutto su quello delle prestazioni. Anche a Latina del gioco zemaniano s’è visto ben poco. Al di là del discutibile rigore che nel finale ha dato la possibilità di pareggiare ai padroni casa, è mancata al Foggia quella cattiveria agonistica necessaria per portare a casa i 3 punti, che pure erano largamente alla portata. Inoltre, in qualche circostanza, alcuni giocatori sono sembrati fin troppo leziosi.
Zeman, si sa, è un maestro. Ma è opportuno che i suoi discepoli imparino velocemente. Per non trovarsi troppo indietro col… programma.
Massimo G. Marsico