Michele Camporese, mi manda Sinisa Mihajlović
Per un classe 1992 che arriva al Benevento “passando” da Foggia (Iemmello, ndr), ce n’è un altro che fa il percorso inverso e decide di accasarsi nel capoluogo dauno: Michele Camporese, pisano (di Tirrenia) di nascita e fiorentino di crescita calcistica. Difensore centrale, ordinato e “all’antica“. A Firenze dicevano di lui potesse diventare uno dei perni della retroguardia viola, per qualcuno il “nuovo Nesta” (chiedere a FirenzeViola.it), ma qualche infortunio di troppo ha rallentato il suo processo di maturazione. Capitano della Primavera della Fiorentina, ha avuto modo di condividere diverse esperienze calcistiche sia con Empereur che con Bernardeschi, pur non partecipando attivamente al famoso reality “Giovani Speranze” incentrato sul vivaio viola. Il 20 novembre 2010 è una data che molto probabilmente non dimenticherà mai: al 48′ del primo tempo fece il suo esordio in Serie A, a 18 anni, a San Siro, contro il Milan dei suoi idoli Nesta e Thiago Silva e di quella giornata ha, come ricordo, la maglia del centrale brasiliano nonostante sia un tifoso juventino. La settimana successiva esordì da titolare a Torino contro la Juventus e contro il Palermo trovò il suo primo e unico gol nel massimo campionato italiano. Dopo un inizio di carriera da favola tornò a giocare in Primavera ma la stagione 2012-2013 segnò la sua sliding door: ripetuti infortuni lo costrinsero a non scendere praticamente mai in campo prima di finire in ordine a Cesena e Bari in prestito, poi a Empoli come erede di Rugani e, infine, a Benevento. Nel capoluogo campano, nella scorsa stagione, è riuscito imporsi giocando 33 partite, play-off inclusi, contribuendo ad essere uno degli artefici della storica promozione giallorossa in Serie A. Le sue prime parole da giocatore rossonero sono state un endorsement all’operato della società: “Foggia è una realtà importante, che da tanto provava a venire in B, con un grande pubblico e con una società solida, che fa star bene i suoi giocatori. Non ho avuto nessuna difficoltà a scegliere il Foggia.” Le premesse di Michele Camporese sono ottime e poi, dati gli ultimi precedenti, gli ex-Benevento sanno farsi apprezzare a Foggia. Vacca e Mazzeo docet.
LA SCHEDA TECNICA – Michele Camporese nasce regista arretrato ed è in grado di impostare l’azione dalle retrovie. 186 cm, piede destro e intelligenza tattica. Le sue qualità migliori però sono il senso della posizione, la marcatura e i colpi di testa. Nonostante le sua abilità sulle palle alte è riuscito a mettere a segno solo 3 reti nella sua carriera da professionista. D’altro canto, Camporese è un calciatore estremamente corretto e poco avvezzo alle ammonizioni, spesso tallone d’Achille della formazione di Stroppa: in quasi 100 presenze ha ricevuto 12 cartellini gialli e nessuna espulsione
PRO E CONTRO – Insieme a Fedato e Nicastro rappresenta un rinforzo non da poco l’undici titolare. Camporese porta in dote esperienza per la categoria e voglia di ripetersi dopo quello fatto a Benevento. Con l’eccezione della stagione passata a Bari, il centrale toscano è stato un difensore che ha quasi sempre garantito uno standard di performance più che sufficiente. Dal punto di vista meramente tecnico, il Foggia guadagna centimetri e senso della posizione. L’ex Fiorentina non assicura gol o incursioni offensive però è bravo a interrompere i rapidi capovolgimenti di fronte e ha nel tackle uno dei suoi “cavalli di battaglia” come dimostrano i pochi cartellini ricevuti in carriera. Bravo nell’uno contro uno è difficile da superare, però in campo aperto può soffire. La principale incognita per un centrale come Camporese è quella di essere verificato in un sistema con la difesa alta non avendo nella velocità il suo punto di forza.