Siamo alla tredicesima giornata di campionato e il Foggia ospita la Paganese. Non è la prima volta quest’anno visto che già ad agosto, all’esordio in Coppa Italia, le due squadre si sono affrontate allo Zaccheria in una gara secca, che ha visto i rossoneri passare il turno grazie alle reti di Merkaj e Merola.
Ma se quella era la Paganese di Raffaele Di Napoli, oggi la squadra ha un nuovo volto: quello noto ai foggiani di Gianluca Grassadonia, subentrato agli inizi di settembre dopo il pareggio in casa contro il Messina e la sonora sconfitta a Latina.
E come spesso accade quando si cambia allenatore, soprattutto se si tratta del ritorno di colui che lì, ma soltanto lì, ha fatto la storia, è iniziato per la Paganese un ciclo positivo con tre vittorie e un pareggio (a Bari addirittura), che alla fine di settembre ha portato gli azzurrostellati in alto in classifica. Da allora in poi sono arrivate prestazioni opache dovute anche ad un lungo elenco di indisponibili, come lamenta spesso negli ultimi tempi Mister Grassadonia.
Oggi la Paganese è 8° in classifica con 17 punti, insieme ad Avellino e Virtus Francavilla, a -1 dal Foggia. Nel complesso sono 5 le vittorie conquistate, 2 i pareggi e 5 le sconfitte. Un attacco non esaltante con appena 13 goal all’attivo, per quanto c’è chi ha fatto peggio o ha deluso totalmente le aspettative (vedi il Foggia di Zeman che ne ha fatti solo 3 in più), e una difesa che è tra le più perforate dal campionato con 17 reti subite (la squadra peggiore è il Messina con 20).
Volendo però soffermarsi sulle ultime cinque giornate di campionato notiamo un andamento più altalenante della Paganese rispetto al Foggia, che ha sì incassato tre sconfitte ma è stata capace di vincere due volte a dispetto dei rossoneri che nelle ultime quattro uscite (compresa quella recente in Coppa Italia contro l’Andria) hanno collezionato tre pareggi e una disfatta.
Cosa dire in sintesi? Possiamo affermare che nonostante i 6 punti in comune, gli azzurrostellati arrivano alla gara di domenica con uno spirito, un mordente e una grinta ben diversa da quella dei satanelli. La vittoria conquistata in casa contro la Virtus Francavilla (la stessa che una settimana prima aveva “affossato” il Bari capolista) e l’averlo fatto senza i titolari, ma affidandosi a giovani di talento, li ha completamente galvanizzati.
Grassadonia, dal canto suo, ha dichiarato di disporre di una squadra in crescita da tutti i punti di vista, nonostante parte dei suoi calciatori siano carenti nella condizione: alcuni per problemi fisici, altri per non aver svolto un’adeguata preparazione pre-campionato. Ha aggiunto che ci vorrà un po’ di tempo per essere al massimo della condizione atletica, ma che la squadra può e deve crescere. Quel che serve è la continuità sia nel lavoro che nei risultati, a cominciare dal match contro il Foggia di Zeman. Tutto sta nell’acquisire maggiore consapevolezza dei propri mezzi e puntare sull’autostima.
A proposito di calciatori fermi per infortunio, pare che non saranno della gara i tre difensori Schiavi, Schiavino e Murolo, e le due prime punte Castaldi e Piovaccari, mentre potrebbero rientrare Cretella e Volpicelli, due pedine importanti per lo scacchiere azzurro. Poco male perché in attacco la Paganese potrà affidarsi nuovamente al talento del giovane Giuseppe Guadagni che contro la Virtus Francavilla ha realizzato la doppietta decisiva. Occhio a questo ragazzo, classe 2001, che ha iniziato con le Giovanili della Paganese per poi passare nell’Under 16 e Under 17 del Napoli. Dopo due anni di prestito però la società partenopea ha deciso di non riscattarlo e il ragazzo è rientrato a Pagani riuscendo in poco tempo a conquistarsi un posto in prima squadra. Guadagni è un esterno d’attacco dotato di ottima tecnica e grande velocità. È un mancino capace di giocare su entrambe le fasce, per quanto prediliga la fascia destra da cui è più facile convergere al centro e utilizzare il piede preferito.
Pronti? Ciak, si replica con la Paganese e godiamoci lo spettacolo. L’appuntamento è fissato per domenica 7 novembre alle ore 17:30. Sugli spalti non ci sarà la tifoseria azzurrostellata: il Questore di Foggia ha vietato la vendita dei biglietti ai residenti della provincia di Salerno. In compenso, a calcare il manto erboso del mitico Zaccheria tornerà colui che è stato uno degli artefici della nostra retrocessione…
Maria Assunta Scelsi