Quel mattacchione di Capuano e quel “bravo ragazzo” di Maiuri. Perché a Foggia non ci si annoia mai
Non c’è che dire, chi segue le vicende del Foggia non si annoia mai. L’ulteriore conferma l’ha fornita un’altra settimana di passione, in cui è accaduto di tutto e di più: le strade del club rossonero e di Eziolino Capuano si sono separate, immediatamente dopo è scattata l’era Maiuri, presentato mercoledì scorso in conferenza stampa, pochi minuti dopo l’ok della Covisoc che ha certificato il ritorno del Foggia tra i professionisti. Il Foggia debutterà allo Zaccheria l’11 ottobre contro il Potenza, di lì in poi comincerà un tour de force che vedrà i rossoneri scendere in campo per ben 5 volte in appena 20 giorni. L’iscrizione alla serie C ha messo “a parcheggio” gli avvelenatori di pozzi, che tuttavia non sembrano essersi arresi. D’altronde è sufficiente dare un’occhiata ai social per rendersene conto…
L’addio di Capuano (era nell’aria già da qualche giorno) conferma comunque le perplessità avanzate da più di qualcuno al momento della scelta. Caratteri troppo forti e “particolari” e difficili da far convivere avrebbero forse consigliato maggiore cautela nelle scelte iniziali. Il Foggia comunque ha voltato pagina ed in queste ore è impegnato sul mercato per colmare i vuoti in organico: c’è tanto da lavorare per il direttore tecnico Corda e per la società, sempre in attesa di una svolta che da mesi sembra vicina ma che in realtà stenta a realizzarsi (e chissà se si realizzerà mai…). Già, che fine ha fatto Raffaello Follieri e la sua Follieri Capital Ltd? Si pensava, o meglio ci avevano fatto credere, che questa sarebbe stata la settimana del closing. Anche perché lo stesso Follieri ha affermato di aver trasferito i fondi necessari in Italia. In realtà – almeno per ora – nulla è cambiato, la trattativa resta in stand-by e qualche uccellino sussurra che Felleca stia cominciando a sentire…puzza di bruciato. Ma se con Follieri la cosa dovesse definitivamente andare a ramengo, il Foggia ha un piano B? La risposta è no. I soci hanno puntato tutto sul business-man foggiano e se la trattativa dovesse definitivamente arenarsi andrebbero avanti da soli. Questo è il pensiero di Felleca, che non ha nessuna intenzione, pare, di sedersi eventualmente al tavolo con chicchessia che non sia Follieri. D’altronde, a giudicare da quello che sta accadendo altrove, le sue intuizioni sono state finora premiate. Intelligenti pauca…
Carmine Troisi